La Fiat prima e la Stellantis poi hanno incassato molti soldi pubblici dallo Stato: la cifra è impressionante
La Stellantis sta attraversando un vero e proprio momento difficile. Un po’ come tutti i marchi automobilistici del resto, considerato come il mondo dell’automotive sia sempre più attanagliato da problemi che sembrano irrisolvibili. In netto calo per quanto riguarda le immatricolazioni, in Italia ad esempio anche a novembre il segno è stato decisamente negativo, con un -10,8% rispetto al 2023.
La Stellantis, dicevamo, non sta attraversando un buon momento, anzi: i profitti nel terzo trimestre sono calati del 27% mentre le consegne sono diminuite del 20%, con 279mila unità in meno rispetto al 2023. Un problema di non poco conto con la situazione che potrebbe perfino peggiorare. Basti pensare che per il 2025 il Governo ha deciso di non dare più gli incentivi per l’acquisto di nuove vetture, risorse che erano oro colato sia per gli automobilisti, invogliati a cambiare auto, che per l’indotto intero che stava provando ad uscire dalla situazione difficile.
Il momento tutt’altro che roseo in casa Stellantis ha portato anche alle dimissioni del CEO Carlos Tavares, con il patron John Elkann “convocato” in Parlamento a chiarire la situazione riguardante il marchio e la gestione delle fabbriche del gruppo in Italia, da Mirafiori a Pomigliano d’Arco fino a Melfi.
Fiat, ora è caos: c’entra il Governo
Il Governo, proprio a causa delle vendite in calo e della produzione sempre più ridotta con i dipendenti che diminuiscono sempre più, ha voluto accendere i riflettori. D’altronde dalla Fiat alla FCA fino alla Stellantis nel corso degli anni hanno ricevuto svariati soldi pubblici da parte dello Stato.
Già, ma qual è la cifra esatta? Pressocché impossibile da quantificare anche se ci ha provato l’Università degli studi di Salerno con uno studio ad hoc. Ebbene è emerso che nel periodo tra il 1990 ed il 2019 ben 4 miliardi di euro di soldi pubblici. Nel 2014, inoltre, all’allora FCA era stato erogato un prestito del valore di 6,3 miliardi di euro saldato in anticipo prima della fusione con PSA che ha dato vita a Stellantis.
Dal mese di ottobre 2016 a gennaio del 2024, invece, circa 100 milioni di euro sono finiti nelle casse di FCA e Stellantis. Il tutto senza dimenticare la Cassa Integrazione: 446 milioni di euro incassati dal gruppo dal 2014 al 2020, di cui 183 versati dall’Inps. Ben 984, invece, i milioni incassati dal 2021 al maggio del 2024 con 703 versati dall’Inps. Di fatto, in nove anni, 886 milioni di ammortizzatori sociali sono stati erogati dallo Stato a FCA-Stellantis di cui 700 nell’era Stellantis.
In compenso Stellantis ha ripagato l’Italia con il taglio di 10.000 lavoratori, la produzione crollata del 31,7% da gennaio a settembre 2024 con la produzione della Grande Panda, della Lancia Ypsilon e dell’Alfa Romeo Junior in Serbia e Polonia. Gli azionisti, però, hanno guadagnato eccome: ben 16,4 miliardi di dividendi da gennaio 2021 a maggio 2024, di cui 2,7 incassati da Exor, la holding controllata dagli Agennli.