Ford, un disastro dietro l’altro: c’è un problema su queste auto, ma le riparerà nel 2026

Richiamo in arrivo: l’intervento c’è, ma il calendario sposta la soluzione concreta al 2026, con tempi d’attesa ufficiali.

Nei giorni scorsi, a Detroit hanno messo in fila una nuova campagna di sicurezza che tocca oltre centomila Mustang di ultima generazione, dentro una fase già affollata di rientri in officina per vari motivi tecnici. Il punto, qui, non è un semplice difetto di finitura: l’acqua può insinuarsi dove non dovrebbe e mandare in tilt parte dell’impianto luci esterno.

Parliamo di targa, indicatori laterali, fanali posteriori: elementi basici per circolare, che però in alcuni casi smettono di accendersi o restano vivi a motore spento, consumando la batteria. La casa lo aveva visto mesi fa, con segnalazioni in aumento e perdite localizzate su più punti di scocca, imputate a stesure di sigillante non omogenee tra robot e mano d’opera. Eppure l’istruttoria iniziale era stata chiusa, confidando in contromisure limitate e nel rispetto formale dei requisiti minimi.

Ford Mustang: riparazioni dal 2026

Sono ben 105.441 esemplari delle annate 2024 e 2025, quelli con rischio di perdita di comunicazione del body control module verso l’illuminazione esterna se l’acqua raggiunge il cablaggio attraverso giunzioni sigillate male sul cowl e agli angoli del parabrezza.

Ford un disastro dopo l'altro
Ford Mustang: riparazioni dal 2026 (Ford) derapateallaguida.it

Possono sfarfallare le luci laterali, spegnersi i gruppi dietro, oppure rimanere accesi dopo lo stop, prosciugando l’accumulatore. In campo ci sono 69 pratiche in garanzia e 17 report dal territorio che fotografano il problema con sufficiente costanza da imporre il richiamo.

La procedura prevista è classica ma richiede tempo: controllo dei punti di giunzione, nuova sigillatura dove serve, verifica del modulo di carrozzeria e sostituzione in caso di ossidazione. Le lettere ai proprietari partiranno all’inizio di settembre, ma non c’è ancora una soluzione immediatamente applicabile in rete: la correzione definitiva è attesa nel primo trimestre del 2026, con una seconda comunicazione quando il rimedio sarà materialmente disponibile.

È l’ennesima tappa di una serie intensa di campagne Ford, con numeri che, sommati, diventano importanti. Qui, però, la storia è tutta nella tempistica: si riconosce l’origine nelle operazioni di stesura e rifinitura del sigillante, tra robot e interventi manuali, e si prende atto che l’infiltrazione non è episodica come si pensava all’inizio.

Cosa aspettarsi, quindi, nei prossimi mesi? Una chiamata del concessionario per l’avviso formale, poi un’attesa fino all’arrivo del fix definitivo. Quando sarà pronto, l’auto rientrerà per la verifica dei sigilli e, se necessario, per la sostituzione del pezzo. Nel frattempo, chi nota luci ballerine o batteria che cede dopo lo spegnimento farà bene a segnalarlo subito: i riscontri sul campo hanno già cambiato la storia una volta, ed è così che si chiuderà il cerchio.

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