Formula 1, numeri da record nel 2025: che crescita!

La Formula 1 nel 2025 non ha solo corso veloce: ha cambiato scala. Numeri robusti, tribune piene, nuovi volti. E un sorpasso simbolico che ridisegna le gerarchie dello sport globale.

Settantacinque stagioni sulle spalle

Un presente che non ha paura di osare. La Formula 1 ha unito pista e business con una lucidità rara. Si vede nei weekend di gara. Si percepisce online, dove il racconto non si ferma più alla bandiera a scacchi.

Numeri che pesano

Secondo i dati ufficiali della F1, il totale dei tifosi globali ha raggiunto quota 827 milioni nel 2025. È una crescita del +12% su base annua. L’età media scende. Il 43% del pubblico ha meno di 35 anni, e il 57% dei nuovi appassionati dell’ultima stagione rientra in questa fascia. Il ricambio generazionale non è una promessa: è già qui.

Il pubblico femminile

Sale al 42% del totale, in aumento netto rispetto al 37% del 2018. Quasi metà dei nuovi fan è donna: 48%. Questo dato ha un peso culturale, oltre che commerciale. Vale nei club dei fan, nelle community social, nelle scelte di programmazione. Nota di metodo: la F1 non ha diffuso in questa sintesi la ripartizione completa per Paese, quindi non possiamo verificare la distribuzione geografica oltre i numeri comunicati.

Stati Uniti, effetto domino

Gli Stati Uniti restano il motore dell’espansione. I fan stimati sono 52 milioni (+11% anno su anno). Il calendario ospita ben tre eventi: Miami, Austin e Las Vegas. Lì la F1 è diventata un linguaggio pop. A South Beach si parla di pit-stop al bar. Sull’Strip senti commentare il DRS anche fuori orario. È un segnale: la disciplina è entrata nel costume.

Alle tribune, un altro record

Gli spettatori complessivi in circuito salgono a 6,7 milioni, rispetto ai 6,5 milioni del 2024. In 19 gare su 24 c’è stato il tutto esaurito. Non è solo domanda compressa. È fiducia. È la voglia di vivere la gara dal vivo, con i decimi che fanno rumore anche a motori spenti.

Il punto centrale

Arriva qui: la F1, sulla base dei propri dati ufficiali, afferma di aver superato l’NBA per numero totale di fan e di essere oggi il campionato internazionale con il bacino di pubblico più ampio. La parola chiave è “internazionale”: il confronto dipende dalle metriche adottate e dai perimetri delle indagini. Ma il segnale è chiaro. L’asticella si è alzata.

Cosa ha funzionato?

Una strategia di diversificazione del pubblico. Eventi urbani ad alto impatto. Contenuti digitali brevi e continui. Collaborazioni trasversali. La docu‑narrazione ha aperto porte, ma il lavoro quotidiano sui formati social ha reso stabile l’attenzione. Non abbiamo dati ufficiali sulla quota di crescita attribuibile ai singoli canali: conviene quindi evitare percentuali “a sentimento” e restare al tracciato dei numeri comunicati.

Questo quadro impone una responsabilità

Come si alimenta un’onda senza snaturarla? Più sostenibilità reale nei weekend. Più accesso per i giovani. Più storie dal paddock, meno rumore di fondo. La F1 oggi corre davanti a tutti. La domanda è semplice e non retorica: quale sarà il prossimo sorpasso che non vedremo arrivare finché non saremo già sul rettilineo?

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