Ci sono delle monete con un valore impressionante e che hanno modo di valere fino a 12 mila euro.
Il valore di un oggetto lo danno tanti aspetti diversi, con il concetto di collezionismo che ha dato vita a una serie di stravolgimenti di quelli che erano alcuni aspetti quotidiani e considerati come normali. Il prezzo delle monete infatti non dovrebbe esistere, dato che i soldi sono nati proprio con l’intento di acquistare oggetti.
Ci sono però dei casi particolari dove una semplice moneta ha modo di elevare sensibilmente il proprio valore di mercato. Piccoli dettagli e sfumature che rendono la moneta unica nel proprio genere e si sa che quando qualcosa non ha eguali diventa sempre più richiesto e ricercato dai collezionisti.
Ecco allora come mai tante volte, con le monete che finiscono negli anfratti più reconditi delle vetture, possono cambiare la vita a qualcuno. Una semplice moneta da 500 Lire vale infatti una fortuna, con il suo prezzo di vendita che è elevatissimo, ma è necessario che ci siano alcune peculiarità che non si possono tralasciare.
Le 500 Lire erano le moneta per eccellenza, quella che al giorno d’oggi hanno preso il valore della moneta da un euro. Nel 1957 si decise di far diventare questa valuta non più una banconota, ma con il sensibile aumento dei prezzi dettato dall’inflazione, divenne una moneta, ma c’erano delle valutazioni da dover fare.
Non potevano mancare anche le edizioni speciali, come quella dedicata al Centenario dell’Unità d’Italia, realizzate sia nel 1962 che nel 1963, oltre a quelle per Dante Alighieri nel 1965. La più iconica però è la primissima, ovvero quella che è entrata alla storia come “la versione di prova”. Queste ultime considerate delle monete dal valore straordinario, tanto da essere ribattezzate dai collezionisti con il soprannome di “le tre Caravelle”.
In un primo tempo il numero complessivo di queste monete “di prova” era di 1004 esemplari, anche se la Guardia di Finanza ebbe modo di entrare a contatto con più del doppio, poco più di 2200. La particolarità era legata al fatto che da un punto di vista estetico si presentava con le punte delle bandiere verso poppa, il che le rende speciali, dato che la versioni ufficiale le spingeva a prua. Una piccola distinzione che però per i collezionisti fa tutta la differenza del mondo, tanto è vero che si è arrivati all’asta a pagare cifre da 12 mila euro.
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