Beffa per la Germania. Il colosso inizierà a produrre in Italia. E’ una svolta, è un’ottima notizia per il nostro paese. Ecco che cosa sta succedendo.
Molte aziende europee hanno attraversando grandi difficoltà negli ultimi anni. La pandemia e i successivi conflitti hanno duramente intaccato l’economia globale e le finanze di aziende e famiglie, con conseguenze davvero tragiche dal punto di vista della domanda e dei bilanci per le casi produttrici del cotinente del continente. Questo vale anche e soprattutto per l’industria dei motori.
L’automotive oltre alle problematiche già citate è alle prese con una complicata transizione elettrica, che richiede molti investimenti alle aziende a fronte di una domanda che fatica a decollare, con rischi di perdite per numerose case produttrici, che per far fronte hanno spesso dovuto ricorrere a tagli e cambi di strategie per riportare in equilibrio i conti, e per i loro fornitori. Anche un paese abituato a trainare l’economia del continente come la Germania ha risentito di questa cosa, è un momento davvero complicato per l’industria tedesca. Anche Recaro, storica azienda specializzata nella realizzazione di sedili per automobili di alto livello, è tra coloro che ha vissuto un periodo di forte crisi.
Recaro sposta la produzione in Italia
A consentire al colosso tedesco di continuare ad operare e a tornare ad essere protagonista in futuro è stata l’azienda italiana Proma, leader nella componentistica con oltre un miliardo di fatturato e presenza in oltre tre continenti con i suoi stabilimenti, che ha puntato su Recaro e ha rilevato le sue attività.
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Proma, dopo aver rilevato Recaro, ha deciso di spostare la produzione da Stoccarda all’Italia, in particolare in Piemonte, allo stabilimento di Casellette. Un duro colpo per la Germania, ma una buona notizia per l’Italia e per l’automotive europeo. Saranno dunque nel nostro paese le linee di produzione per la fornitura di colossi come Porsche e BMW, di cui l’azienda è tra i principali fornitori, ma anche dalla Francia del Grenadier, fuoristrada della britannica Ineos. L’azienda conterà dunque 50.000 sedili in più all’anno. Una buona notizia per Recaro, che può continuare la sua produzione e iniziare una nuova fase della sua storia, per le aziende che rifornisce, ma soprattutto per l’industria europea e italiana. Il continente ha ancora a disposizione un colosso con una grande storia alle spalle, e il nostro paese acquista una importante risorsa per dare nuova linfa all’automotive italiano.