Gli 883 non sono italiani? Rivelato il segreto di Max Pezzali

Gli 883 e la Harley Davidson sono un mito per tutti, ma non tutti sanno che è anche la Svezia ad aver contribuito al nome della band.

Tutti quanti, almeno una volta nella vita, abbiamo cantato a squarciagola le canzoni di Max Pezzali e degli 883, con questi che sono un vero e proprio mito, parafrasando un loro storico singolo. Il cantante lombardo con la sua band è stato in grado di riproporre su base canora una serie di eventi che erano molto comuni per i ragazzi del tempo e non solo, il che ha potuto avvicinare sensibilmente l’interesse verso gli 883.

Ormai sono in tanti a sapere che il nome del gruppo è derivato da una delle più iconiche e straordinarie moto mai progettate. La gamma 883 della Harley Davidson è una leggenda per tutti gli appassionati, anche perché la sua produzione negli anni ’80 è stata determinante per poter far sì che la casa statunitense rialzasse la testa dopo un periodo molto complicato.

C’è però un particolare che solo in pochi conoscono, ovvero come sia nato il grande amore di Max Pezzali per le Harley Davidson. A quanto pare c’è un po’ di internazionalità e anche di legame con il territorio, tanto che abbinando questi due aspetti è nato il nome del gruppo.

Max Pezzali e l’incontro in Val Camonica: scatta l’amore per le Harley

Il cantante ha raccontato, come si legge nel libro “Harley Davidson, una filosofia di libertà”, come il suo amore per le Harley Davidson iniziò quando si trovava in gita a Edolo, in provincia di Brescia, in Val Camonica. Nelle splendide montagne camune, il giovane Max aveva avuto modo di imbattersi in un gruppo di harleysti che provenivano addirittura dalla Svezia.

Harley Davidson 883 Val Camonica
Harley Davidson 883 (Harley Davidson Press Media – derapate.allaguida.it)

Questi erano in sella a una Super Glide, una Low Rider e una FXR, ma non fu solo la potenza e la bellezza di queste moto che colpì Max Pezzali. Ciò che notò fin da subito fu il legame che vi era tra i componenti di questo gruppo, con questi che erano davvero uniti come non aveva fare a nessuno prima di loro. Si vedeva che era un qualcosa di naturale e genuino, per questo il cantante iniziò a innamorarsi di queste moto.

Il fatto di voler essere diversi dalla società comune che ormai era tutta omologata, con le persone che erano una sorta di copia-incolla, aveva affascinato il cantante. Da quel giorno a Edolo, grazie a un gruppo di harleysti svedesi, nacque la passione che diede vita agli 883.

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