Grosse innovazioni sono in vista per Milano e l’accordo a breve porterà alla nascita di una nuova sede.
Ancora una volta siamo di fronte a degli accordi che portano la città di Milano a essere sempre più internazionale. Il capoluogo lombardo si è messo in luce negli anni con una serie di progetti davvero eccezionali e che hanno reso così la città una delle principali non solo in Italia, ma più in generale in tutta Europa.
Per lo sviluppo del mercato italiano a livello mondiale è essenziale che la città meneghina continui a vivere un momento di splendore come quello attuale. Ecco allora come anche grandi investitori dal Medio Oriente hanno deciso di lavorare direttamente a Milano, portando avanti dei progetti molto ambiziosi.
Direttamente da Dubai infatti vi è modo di stilare un accordo che può cambiare il futuro, visto che si tratta di un’idea che è legata allo sviluppo di quell’Intelligenza Artificiale che cambierà il modo di concepire la vita quotidiana. A essere protagonista dell’accordo è poi un colosso italiano come Eni e il tutto dunque è in ottime mani.
Accordo Eni e Khazna Data Centers: ecco che cosa succede
Come riporta Milano Finanza ormai è ufficiale l’accordo commerciale tra Eni e Khazna Data Centers, con quest’ultima che è una delle principali aziende di Dubai legate al settore delle infrastrutture digitali hyperscale. L’intento è dunque quello di poter portare avanti un progetto comune che deriverà dalla nascita della joint venture dalla AI Data Center Campus.

Questa avrà modo di avere una capacità di ben 500 Megawatt, con il sito centrale che sarà in quel di Ferrara Erbognone, in provincia di Pavia. Proprio qui Eni ha già il suo Green Data Center, il che si tratta di una delle strutture più importanti di calcolo al mondo. Non deve sorprendere però questo accordo, considerando come già da febbraio 2025 sono iniziati degli accordi commerciali non di poco conto tra Italia ed Emirati Arabi Uniti.
La nascita di AI Data Center Campus deriva dalla creazione di infrastrutture ad alte prestazioni di calcolo, dunque le high performance computering. La struttura avrà modo di essere alimentata da Blue Power, con questa che è una fonte di energia a basse emissioni che deriva proprio da Eni. Un progetto dunque all’avanguardia da un punto di vista tecnologico e che allo stesso tempo non vuole dimenticare l’attenzione all’ambiente. Un accordo dunque di grande interesse nazionale.