Stanno per arrivare grandi novità in F1, con il futuro che rischia di portare a clamorose inversioni.
Ancora una volta siamo di fronte a una possibile rivoluzione del mondo dei motori e delle corse, con la F1 che deve fare i conti con un 2026 tutto da decifrare. Il cambio di regolamento non sta piacendo davvero a nessuno, nemmeno alla maggior parte dei dirigenti che dovranno farlo applicare.
Questo fa capire come ci sia davvero tanta confusione e sarà importante cercare di trovare un piano comune per il futuro. Inoltre si vuole anche fare in modo che si possano evitare i casi dei trionfi di una sola scuderia, con la necessità di creare gare combattute che è alla base del progetto della Federazione.
Anche per questo motivo si è deciso di dare vita alle gare Sprint, prove brevi dove tutti i piloti hanno modo di correre al massimo delle loro possibilità e con le qualifiche che spesso portano a delle sorprese. Ora però sono proprie queste gare che possano portare ad altri cambiamenti, anche se non tutti sembrano essere convinti attorno a questa innovazione.
F1 verso la griglia invertita: come cambiano le Sprint?
Da tempo si sta cercando di rendere le gare quanto più agguerrite possibili, anche se sarebbe bello capire perché si stiano vietando di fatto le gare bagnate. Le Sprint Race continuano a essere posizionate nel calendario un po’ a caso e non hanno ancora conquistato i tifosi, per questo motivo si può andare verso la rivoluzione della griglia invertita.

Una scelta che da anni è portata avanti in F2 e in F3, con Stefano Domenicali che è convinto di come questa rivoluzione permetterà di rendere le gare più agguerrite. Attenzione però, perché la griglia invertita parte da delle posizioni ben precise e il ventiduesimo del 2026 non partirà in testa. In F3 nella Sprint Race si inverte dalla dodicesima posizione, dunque il poleman della gara sarà in sesta fila, mentre in F2 si cambiano i primi dieci.
Domenicali ne ha parlato a The Race e ha spiegato come vi sia la volontà di prendere in considerazione questo formato e che potrebbe garantire maggiore spettacolo. Il problema però è che la F1 si deve basare su merito e bravura e non sulla necessità di creare spettacolo a tutti i costi. La griglia invertita fa discutere e sono più i pareri contrari che quelli favorevoli.