Mossa a sorpresa su Google Maps: sparisce una funzione chiave e cresce la curiosità tra gli utenti sulle vere intenzioni di Big G.
Per chi era ormai abituato a gestire musica e navigazione senza distrazioni, il cambiamento non passa inosservato. Soprattutto con il ricordo di Android Auto su smartphone ancora fresco, la sparizione di una funzione tanto apprezzata lascia i molti automobilisti con più domande che risposte.
Anche con il passaggio obbligato dalla vecchia app alla modalità di guida di Google Maps, un elemento è rimasto sempre centrale: i controlli di riproduzione multimediale integrati, utilissimi soprattutto nelle lunghe percorrenze o durante il traffico cittadino. Oggi però anche quell’ancora di salvezza sembra svanire.
Funzione sparita, automobilisti sul piede di guerra
Con il recente aggiornamento in beta di Google Maps per Android, gli utenti si sono accorti di un’assenza inaspettata: i comandi rapidi per la gestione di musica e podcast non compaiono più nell’app di navigazione. Non solo: dalle impostazioni sono sparite pure le opzioni legate ai servizi multimediali, lasciando chi ascolta Spotify o altre app simili con poche alternative se non usare direttamente i controlli originali delle applicazioni audio.

Questa modifica coglie alla sprovvista chi era abituato a muoversi in sicurezza, gestendo tutto da un’unica schermata. Ad aggravare il quadro c’è l’incertezza sull’intenzione stessa: si tratta di una scelta voluta da Google o solo di un bug? L’ambiguità aumenta il malcontento, anche perché da tempo manca un vero sostituto di Android Auto per telefoni.
Quella piattaforma, molto amata, consentiva a qualsiasi smartphone di trasformarsi in un piccolo cruscotto smart senza necessità di hardware di bordo dedicato. La semplicità d’uso, la rapidità d’accesso alle funzioni essenziali e la compatibilità con schermi sempre più grandi ne avevano decretato il successo tra i guidatori che chiedevano solo praticità.
Nel frattempo, si rincorrono alcune voci su Samsung, che sembrerebbe intenzionata a proporre un’app proprietaria pensata proprio per colmare questo vuoto: ancora nessuna conferma ufficiale, ma il progetto potrebbe debuttare prima sui pieghevoli e poi forse allargarsi ad altri dispositivi della casa coreana. Un segnale, almeno, che il settore percepisce la mancanza di soluzioni accessibili per tutti.
Parallelamente, Google Maps sta continuando ad aggiungere funzionalità come il sistema di segnalazione incidenti, sempre più usato da chi naviga quotidianamente. Tuttavia, il cambiamento nei controlli multimediali complica anche l’uso rapido delle nuove opzioni, visto che parte della schermata viene occupata o bloccata dai comandi ridotti.
Per ora, Google non chiarisce i programmi su questa funzione: il fatto che la modifica riguardi una versione beta fa supporre che niente sia definitivo. Si attende la diffusione ufficiale dell’aggiornamento, momento in cui la strategia del colosso americano apparirà più nitida. Nel frattempo, chi era abituato a un certo modo di vivere la tecnologia in auto si trova a rimpiangere quello che, fino a ieri, sembrava scontato.