Coloro che hanno acquistato questo modello di automobile devono sapere che tocca loro fronteggiare un problema: vale per tutto il mondo.
La sicurezza per coloro che mettono in produzione le autovetture è il principale requisito da tenere in considerazione ed è per questo che si succedono controlli e test, prima che sul mercato arrivi un prodotto da proporre alla clientela. Tuttavia, ci sono dei difetti che emergono soltanto col tempo e comportano dei richiami urgenti. L’ultimo di cui si parla coinvolge praticamente tutto il mondo.
Ciò rappresenta un colpo basso per la tecnologia green, che in gran parte ancora fatica a consolidarsi come principale opzione scelta dai consumatori, quando si accingono all’acquisto di una vettura. Di certo ci sono dei sistemi da migliorare e perfezionare. Non si può correre, bisogna stare bene attenti alla conciliabilità delle varie parti coinvolte. A sue spese lo sta comprendendo la Volvo.
Per il marchio svedese ripreso dalla cinese Geely il periodo attuale non è uno dei migliori. Il modello di vettura coinvolto nella bufera ultima è l’EX90, già immesso sul mercato e consegnato ai clienti, mancante di una delle sue funzionalità chiave. Non c’è nulla da fare, se non attendere che il costruttore tramite un aggiornamento via etere sistemi quando manca. Ma di che problema precisamente si tratta?
Volvo, il problema riguarda questo modello in tutto il mondo: l’allarme
Il modello realizzato presso lo stabilimento statunitense della Volvo a Charleston, in Carolina del Sud, arriva sul mercato a due anni di distanza rispetto a quando previsto a causa di un problema al software. L’azienda non si è scomposta più di troppo, fornendo un elenco delle varie funzionalità che potrebbero subire dei ritardi nel funzionamento. Per la precisione questa mancanza momentanea inciderebbe sul sistema lidar dell’EX90, su due programmi avanzati di assistenza alla guida per la sicurezza agli incroci, sulla capacità di accedere a un iPhone tramite Siri e sulla capacità di trasferire l’energia in eccesso dal veicolo all’abitazione.
Jim Rowan, CEO della Volvo, ha cercato di far rientrare l’allarme sottolineando che l’aggiornamento di un software è comunque costante e via etero: “Penso che i clienti che investono in prodotti tecnologici avanzati come l’EX90 lo comprendano appieno e ne trarranno vantaggio nel tempo”. D’altronde non si tratta dell’unica Casa che ha avuto difficoltà legate alla tecnologia, perciò i vertici dell’azienda non temono problemi sulle vendite, bensì contano sulla comprensione del pubblico degli acquirenti.