La Mini costretta ad affrontare un richiamo per uno dei suoi modelli. Ecco il problema segnalato e come può essere risolto
La procedura di richiamo è un’eventualità a cui tutte le case produttrici di automobili e moto devono necessariamente guardare quando immettono sul mercato un modello. Capita anche ai migliori brand di dover fronteggiare problemi dovuti ad un malfunzionamento di un componente dell’auto, di cui ci si accorge dopo la sua commercializzazione.
Questa volta sembra sia toccato alla Mini, brand britannico facente parte del gruppo BMW. Il marchio ha recentemente fatto sapere che alcuni modelli potrebbero presentare un difetto da correggere immediatamente per evitare problematiche più serie.
Il modello interessato dal problema è stato rapidamente riconosciuto in modo che la Casa possa mettere in atto le misure correttive che ritiene opportune che comprendono richiamo e riparazione in un’officina convenzionata. Andiamo subito a vedere che cosa è successo e come i clienti possono tutelarsi immediatamente per risolvere la problematica.
Richiamo per Mini, ecco cosa è successo
Stando a quanto riporta Autoevolution il problema riguarda un piccolo numero di Mini Cooper SE prodotte a cavallo tra il 2021 ed il 2023 e commercializzate nel Nord America. Al momento, dunque, l’anomalia riscontrata (peraltro circoscritta a pochi veicoli) non riguarderebbe modelli in circolazione in Europa.
Secondo la casa tedesca alcune Mini di questo tipo potrebbero presentare delle batterie difettose. Il possibile guasto potrebbe essere dovuto un componente Dingolfing che, in alcuni casi, non sarebbe stato propriamente isolato. Questo potrebbe comportare l’ingresso di acqua nel comparto batteria con conseguenze importanti per il componente.
Niente paura comunque perché Mini è pronta a sostituire completamente il componente in caso siano avvenute infiltrazioni. Basta recarsi ad un punto convenzionato con il brand per la sostituzione.
La stessa procedura riguarda anche l‘imponente campagna di richiamo che sta interessando i veicoli Citroen in questi giorni. Il marchio francese, appartenente al Gruppo Stellantis, ha inviato comunicazioni urgenti ai possessori di C3 e DS3 prodotte tra il 2009 e il 2019.
Quasi 600mila auto sarebbero coinvolte nel richiamo che riguarda un componente difettoso dell’airbag. In caso di incidente, il gonfiaggio del dispositivo potrebbe portare al distacco di componenti metallici con conseguente rischio per l’incolumità degli occupanti. Citroen ha invitato tutti i proprietari dei modelli richiamati a non mettersi alla guida, un ulteriore problema di non poco conto, considerati che l’intervento di riparazione non sarà immediato.