Diesel, sospiro di sollievo per i cittadini: non sarà più abolito? Interviene il governo, ecco che cosa sta succedendo.
Il futuro dell’industria dei motori continua a far discutere. Da un lato ci sono le note esigenze legate alla sostenibilità ambientale, che condannano diesel e benzina, ritenuti troppo inquinanti e dannosi per l’ecosistema, dall’altro ci sono invece le esigenze dell’industria, messa a dura prova dagli alti costi dell’elettrico, individuato come principale alternativa ai carburanti tradizionali, a fronte di una domanda che fatica a decollare mettendo in difficoltà i bilanci delle aziende.
Nonostante queste perplessità di molti, l’Unione Europea spinge per fermare la produzione di auto a diesel e benzina entro il 2035, e nel frattempo ha in mente di introdurre misure sempre più rigide in termini di emissioni per disincentivare l’utilizzo di questo tipo di modelli. In molte città e regioni italiani sono già in vigore simili divieti, che puntano non solo a far si che la qualità dell’aria rientri sempre in parametri soddisfacenti e non superi i livelli prestabiliti, ma anche ad incentivare la sostituzione dei vecchi modelli in favore di veicoli più nuovi e meno inquinanti.
Piemonte, anche Salvini si schiera contro la misura
Queste misure però raccolgono non poco disseso tra i cittadini che utilizzano questo tipo di automobili, un esempio è rappresentato da quanto sta avvenendo in Piemonte. Dal prossimo 1 Ottobre, infatti, in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna dovrebbero scattare i nuovi divieti per le auto diesel Euro 5.

In Piemonte, però, le auto diesel Euro 5 rappresentano circa l’8% del parco auto regionale, una cifra significativa. Moltissimi rischiano di restare a piedi, vista anche l’impossibilità in molti casi di poter provvedere all’acquisto di una nuova automobile. Le proteste sono state numerose, tanto da spingere la giunta a nuove riflessioni che potrebbero portare ad un blocco dell nuova misura e a soluzioni alternative.
Uno scenario che troverebbe il gradimento anche del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. Il governo infatti si è sempre detto estremamente contrario ad un drastico abbandono dei motori a combustione e a limiti alla circolazione così rigidi. Lo stop ai motori euro 4 ed euro 5 è per il leader della Lega “una follia” che rischia di mettere in difficoltà moltissimi cittadini. Non resta che aspettare e vedere come finirà la partita in Piemonte. Quella per il futuro dei motori, intanto, sembra essere più accesa che mai e i prossimi mesi saranno decisivi per comprendere gli scenari futuri.