Kamala Harris e Donald Trump sono ormai alle battute finali, ma cosa cambierà per il mondo dei motori queste elezioni?
Ciò che è certo è che le elezioni americane sono uno di quei momenti che comporta una piccola rivoluzione mondiale nel passaggio da un Presidente all’altro. Il mondo intero non vede l’ora di conoscere quali saranno i prossimi cambiamenti a livello globale, con lo scontro tra Kamala Harris e Donald Trump che è uno di quelli che sta tenendo maggiormente banco, come poche volte era accaduto in passato.
La Harris è arrivata in pompa magna al vertice dei democratici, dopo che era stato di fatto cacciato per volontà popolare, e degli sponsor, Joe Biden. Trump invece è il volto dei repubblicani da ben tre elezioni, con il risultato di quest’ultima elezione che potrebbe riportarlo così alla Casa Bianca. Sono diverse le tematiche trattate e il futuro delle auto è uno degli aspetti più interessanti.
Non ci sono dubbi sul fatto che gli elettori abbiano le idee chiare. I democratici tendono a essere progressisti e filo elettrici, mentre per quanto riguarda il tipico trumpiano, non si può far altro se non immaginarlo sul classico pick-up con motore termico. Il problema è che la vittoria rischia, a prescindere, di lasciare molto tristi e con l’amaro in bocca gli elettori.
Si sa che fino a quando si è all’opposizione tutto ciò che si dice va sempre bene, perché tanto non c’è modo di dare seguito con i fatti a ciò che si sta dicendo. Per questo motivo Donald Trump ha cavalcato l’ondata popolare che non è di certo favorevole alle auto elettriche, con queste che stanno stroncando il mondo del lavoro automobilistico, con una serie di vetture di fatto invendute.
Trump dunque si è mostrato come “paladino” delle auto termiche, salvo poi farsi ammaliare dai 45 milioni di Dollari, oltre 40 milioni di Euro, mensili da parte di Elon Musk. Davvero qualcuno vuol credere che Musk lo faccio solo per amicizia o per l’amore verso la causa repubblicana? Nel caso di vittoria di Trump ci si deve preparare a sensibili aiuti alla Tesla, mentre le auto elettriche rischierebbero nel caso in cui vincesse la Harris.
Difficile pensare come Kamala Harris sbugiardi completamente il predecessore Joe Biden, con questi che ha imposto dazi al 100% per le auto che provengono dalla Cina. Quasi tutte sono elettriche e diverse sono anche di marchi europei o americani, che producono in Cina per avere materia prima già sul luogo di creazione delle auto e a basso costo. Dunque il rischio di un voto “boomerang” per le auto elettriche è molto più elevato di quanto uno possa credere.
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