Un’inchiesta mette Honda sotto pressione: milioni di veicoli con lo stesso motore rischiano gravi guasti. È un guaio molto serio.
Handa stavolta è nei guai grossi: Ll’attenzione degli enti di sicurezza stradale americani si concentra su un problema tecnico che potrebbe rivelarsi molto più ampio del previsto. Alcuni modelli Honda e Acura equipaggiati con il V6 3.5 litri sono finiti infatti nel mirino della NHTSA, l’agenzia che negli Stati Uniti supervisiona i difetti di produzione.
Alla base delle segnalazioni ci sarebbe una componente crucialmente fragile: le bronzine di banco delle bielle, che in diversi casi sembrano cedere fino a causare la rottura completa del motore. Sono già arrivate oltre tremila segnalazioni, con episodi che hanno portato perfino a incendi e incidenti. Si tratta di cifre che hanno spinto l’agenzia a muoversi con un’indagine preliminare, volta a far chiarezza sull’entità e sull’origine del difetto. Potenzialmente coinvolti più di un milione e quattrocentomila veicoli, un numero enorme.
L’indagine della NHTSA su Honda e Acura
I modelli interessati sono ben noti: Acura TLX e MDX, insieme a Honda Pilot, Odyssey e Ridgeline. Tutti condividono lo stesso propulsore 3.5 V6 benzina. Secondo i dati ufficiali, finora si contano 414 segnalazioni arrivate direttamente all’Office of Defects Investigation della NHTSA, ma il quadro è più ampio.

Honda stessa ha registrato internamente altri 2.598 episodi simili, portando il totale a 3.012 casi documentati. In sette occasioni, i guasti hanno provocato incendi o incidenti in marcia.
Il cuore del problema sembra essere il cedimento delle bronzine di biella: quando si consumano in modo anomalo, il motore non dà scampo e si blocca irreparabilmente. Una riparazione del genere richiede interventi molto costosi, spesso equivalenti alla sostituzione completa del propulsore.
La NHTSA ha spiegato che l’obiettivo dell’indagine è valutare sia la portata del fenomeno sia la sua gravità in termini di sicurezza stradale. Per questo motivo ha avviato una valutazione preliminare su 1.410.806 veicoli prodotti negli ultimi anni.
Questo non è il primo passo falso per il V6 Honda. Nel 2023, infatti, quasi 250 mila esemplari erano già stati richiamati a causa di problemi simili: in quel caso, si trattava di una difettosità di produzione dell’albero motore, che poteva accelerare l’usura delle stesse bronzine. Il richiamo era stato circoscritto, coinvolgendo circa l’1% delle auto prodotte in quel periodo, con oltre 1.400 richieste di garanzia.
La differenza, però, è che ora l’agenzia americana ha chiarito come i guasti più recenti non sembrino legati a quella precedente campagna. Si tratta quindi di un’anomalia diversa, con una causa non ancora identificata.
L’indagine riguarda Acura MDX 2016-2020, TLX 2018-2020 e tre modelli Honda, cioè Pilot 2016-2020, Ridgeline 2017-2019 e Odyssey 2018-2020. In attesa delle conclusioni ufficiali, resta aperto un interrogativo cruciale: se l’indagine dovesse confermare un difetto esteso, Honda si troverebbe costretta ad affrontare una delle più grandi e costose operazioni di richiamo della sua storia recente.