La Cina si fa sentire sempre di più e ora il Governo Meloni ha stanziato un nuovo accordo storico.
Non è un periodo semplice per le grandi case automobilistiche europee, con i cambiamenti che sono davvero all’ordine del giorno. I Governi di tutto il Continente stanno cercando da un lato di spingere verso una produzione sempre più convinta di auto elettriche, ma allo stesso tempo anche di cercare di far rivalutare alcuni piani da parte dell’UE.
Nonostante a parole siano diverse le uscite che sembrerebbero notare come il Governo italiano attuale sia a favore di una rivisitazione del Green Deal, nell’atto pratico sta dando grandi segnali verso le auto elettriche. Dagli incentivi per il loro acquisto, senza poi dimenticare anche il netto aumento delle tasse verso le aziende che usano auto termiche.
Inoltre è interessante la posizione che si ha nei confronti della Cina, perché da un lato è vista come una possibile rivale sul mercato, ma allo stesso tempo è evidente come ci sia la volontà di portare avanti una serie di progetti comuni. Uno dei grandi colossi asiatici che si sta imponendo in questi anni è sicuramente la BYD, con il marchio che ora ha avuto modo di dare vita a un progetto davvero molto interessante.
La BYD sta diventando sempre più popolare in Italia, con le sue quote di mercato che sono in costante aumento, anche grazie a una splendida novità come la piccola Dolphin Surf. Di recente il colosso asiatico ha deciso di aderire a UNRAE, ovvero l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri.
Si tratta di un’associazione che rappresenta tutte quelle case automobilistiche che, pur non essendo italiane, operano nel Belpaese. La soddisfazione per questo ingresso è evidente da entrambe le parti, con la BYD che, con le parole di Alessandro Grosso, ovvero il Country Manager di BYD Italia, evidenzia come con Unrae si condividano i medesimi obiettivi e valori.
Soddisfazione anche da parte del presidente di Unrae, ovvero Roberto Pietrantonio, con questi che sottolinea come sia un grande accordo con un marchio di indubbio valore. BYD intanto è entrata a far parte in modo deciso del mercato europeo, considerando infatti come abbia da poco aperto la sua nuova fabbrica in Ungheria. L’Italia non ha mai nascosto di essere attenta a possibili nuovi produttori e chissà che proprio BYD non possa essere la soluzione.
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