Duro colpo per il colosso delle auto, con il richiamo che rischia di coinvolgere quasi 150 mila esemplari.
Ciò che nessuna azienda automobilistica vorrei mai subire è un maxi richiamo, considerando come questo sottolinea che vi siano stati dei problemi di fabbricazione e inoltre il costo della riparazione è tutto a carico dell’azienda. In un periodo storico dove il costo delle auto è sensibilmente aumentato, non è di certo il massimo doversi imbattere in queste spese extra.
Molti colosso sono ormai sull’orlo del baratro, con la Nissan che sembrava essere un marchio solido e affidabile, ma i dati recenti dimostrano come abbia solo un anno di tempo per potersi riprendere. Anche la KTM, questa volta per il mondo delle moto, si trova in condizioni davvero disperate, con l’autogestione amministrativa che di certo non dà una grande mano.
Una delle aziende invece che si trova in costante aumento e crescita è la Hyundai, con il colosso sudcoreano che ha appena vinto il tanto atteso titolo mondiale piloti nei rally. Il trionfo di Thierry Neuville entra nel mito, ma purtroppo anche questa azienda deve fare ora i conti con un flop clamoroso che comporterà così un doloroso e pesante maxi richiamo.
Si sa che negli USA vi è una grandissima attenzione per quanto riguarda la sicurezza, compresa quella stradale. Proprio per questo motivo non si deve in alcun modo lasciare spazio agli errori, con la Hyundai che dunque deve fare i conti con un richiamo molto importante da parte della NHTSA, ovvero la National Highway Traffic Safety Administration.
Sono in totale ben cinque i modelli che sono incriminati si tratta sia delle vetture della gamma Ioniq che del marchio di lusso Genesis. A dover essere rivisto in casa Hyundai è l’unità di controllo di carica integrata, chiamata anche ICCU. Questa componente è quella che porta alla ricarica della batteria da 12 V, con il suo danneggiamento che rischierebbe così di causare lo scaricamento della batteria.
La casa sudcoreana ha deciso che darà il via a delle ispezioni per quanto riguarda l’unità di controllo e anche il fusibile che è associato a esso. Nel caso in cui dovessero essere riscontrati dei problemi, naturalmente non si perderà tempo nel sostituirli e rimpiazzarli. Un duro colpo per Hyundai e per la gamma Ioniq, con i modelli coinvolti che sono quelli tra il 2023 e il 2024 e complessivamente si trattano di 145 mila esemplari.
Il rischio di essere multati si fa sempre più concreto e con l'arrivo di Cerbero,…
La neve rischia di complicare e non poco il Natale, con la previsione per il…
Elon Musk sceglie l’Italia per un progetto esclusivo che unisce innovazione, sostenibilità e lusso in…
FIAT Panda, adesso cambia tutto: dovrete abituarvi a vederla così, l'auto più amata cambia volto,…
Sta per cambiare tutto nel mondo della mobilità in Italia, con il 14 dicembre che…
Incredibile novità per quanto riguarda l'assicurazione, con i cittadini che ora possono recuperare tutto con…