Un altro colosso sta vivendo un momento di grande difficoltà: è una vera tragedia per l’automotive europeo che continua il suo periodo nero.
Non è un periodo semplice per l’industria dei motori europea, che deve fronteggiare numerose complicazioni. Il contesto degli ultimi anni non ha certo reso la vita semplice, tra pandemia, conflitti e tensioni internazionali, e ha messo a dura prova i bilanci delle aziende. La transizione elettrica ha fatto il resto, aumentando i costi di produzione a fronte di una domanda che fatica a decollare per via dei conseguenti prezzi più elevati, e portando in scena nuove temibili rivali, su tutti i modelli low cost che arrivano dalla Cina, che hanno approfittato del ritardo dell’industria del continente nell’investire in questa tecnologia e dei minori costi per farsi largo sul panorama internazionale.
Sono moltissime, dunque, le aziende che in questi anni hanno attraversato momenti di forte crisi, a volte hanno dovuto ricorrere a drastiche misure come tagli o licenziamenti per riportare in equilibrio il bilancio ed evitare conseguenze peggiori, ma spesso purtroppo dovendo alzare bandiera bianca e chiudere i battenti. In difficoltà non sono soltanfo le grandi case produttrici, ma anche tutti i fornitori e le aziende che in un modo o nell’altro operano nel settore. In particolare, l’industria tedesca sembra stare attraversando un momento molto complicato, diverse aaziende si trovano in una situazione di grande difficoltà economica. Un enorme tragedia per tutto l’automotive europeo, che nella Germania ha sempre avuto uno dei suoi modelli di punta.
Brutte notizie per il Mbw – Gruppe
Come si legge sul portale Quattroruote.it, Mbw-Gruppe, azienda specializzata nella finitura superficiale dei metalli con sedi in tutta la Germania, sta attraversando un momento di grande difficoltà. I giudici hanno accolto l’istanza di insolvenza presentata al tribunale distrettuale di Baden-Baden. Un duro colpo per l’azienda, per l’automotive tedesco, e soprattutto per i 320 dipendenti del gruppo, che potranno comunque contare sulle indennità previste sino a tutto il mese di Febbraio. Anche il gruppo verrà tutelato dalle rimostranze dei creditori.
Ora il curatore Pehl sarà chiamato a tracciare il percorso per far ripartire l’azienda, in primis cercando un investitore che possa dare nuova linfa. Nonostante la procedura di insolvenza avviata, comunque, la produzione e le attività continuano e è già stato garantito il rispetto dei lavori precedentemente presi. La speranza è che presto possano arrivare buone notizie in tal senso e che questa eccellenza europea possa presto tornare all’antico splendore. Certo queste notizie non rassicurano sulla salute dell’automotive europeo, che continua a vivere un periodo davvero nero.