Grossi problemi per quest’auto tanto amata, con le vendite che ora hanno subito un sensibile e netto calo.
Un metodo perfetto per poter fare in modo che le vendite possano andare nella giusta direzione nel mondo delle auto è fare sì che queste abbiano meno difetti motoristici possibili. Un’affermazione che può sembrare scontata, ma in tanti casi si nota come le persone virino verso l’affidabilità in modo deciso, anche a discapito delle prestazioni.
L’Asia è un Continente che ha fatto dell’affidabilità del prodotto finale offerta al cliente uno dei suoi principali punti di forza. Il Giappone per esempio è una nazione che ha sempre trovato il modo di mettersi in mostra sotto questo punto di vista, ma ora è tempo di ammirare anche lo sviluppo della Cina.
Questo è lo Stato che indubbiamente ha dimostrato di poter compiere i maggiori passi in avanti, con alcuni marchi che sono diventati apprezzati come pochi altri. Uno di questi è la Xiaomi, un colosso che non si è limitata dunque solo agli smartphone, ma con certe vetture sta conquistando il settore, peccato solo per qualche problema.
Xiaomi SU7: le vendite crollano, la sicurezza è un problema
I primi mesi della Xiaomi SU7 erano stati un sogno per l’azienda, tanto è vero che vi era grande entusiasmo per poter migliorare le vendite e far crescere il marchio. Il problema è che ora si è giunti a una condizione davvero molto complicata, visto come di recente un SU7 è stata coinvolta in un tragico incidente, il che ha fatto cadere nel terrore i clienti.

La casa ha evidenziato come abbia intensificato in modo netto e deciso i controlli per fare sì che la sicurezza sia messa sempre di più al primo posto. Purtroppo però l’incidente mortale ha terrorizzato i clienti, con il mese di aprile che ha fatto registrare un drammatico calo degli ordini del 55% e anche a maggio la situazione non sembra di certo essere migliorata.
Anche dalle parole del CEO Lei Jun c’è preoccupazione, tanto che si è parlato di come questo sia il momento più difficile di sempre da quando è nata l’azienda. D’altronde siamo di fronte a un marchio giovane e il fatto di non essere mai coinvolto in passato in simili situazioni rischia di comportare un nuovo forte rallentamento delle vendite e non sarà semplice uscirne nel breve periodo.