Nuova legge approvata da parte del governo Meloni, tutto stravolto per i cittadini. Ecco le nuove regole
Sono alle porte diverse modifiche per gli automobilisti italiani. La nuova normativa del governo sta infatti per essere approvata, e porterà diverse novità sulle nostre strade. Il decreto infrastrutture ha da poco ricevuto l’approvazione della camera con 141 favorevoli e 59 contrari. Adesso toccherà al Senato dare il via libera definitivo per far si che diveti effettivo.
In particolare, sono due i temi centrali in questa nuova norma: il primo è la questione legata agli autovelox, che da tempo fa discutere nel nostro paese. Se da un lato le dure sanzioni all’eccesso di velocità e l’utilità di questi strumenti per mantenere la sicurezza stradale non sono certo in discussione, dall’altro c’è da risolvere l’eterna polemica legata all’approvazione e all’omologazione di questi dispositivi.
Non meno spinosa è la questione legata al blocco delle auto diesel Euro 5, che ha fatto a lungo discutere. Le norme sul fronte delle emissioni sono sempre più stringenti, in linea con le direttive dell’Unione Europea, e in molte città italiani i veicoli più datati devono già sottostare a limitazioni. L’imminente estensione delle restrizioni anche ai veicoli Euro 5 ha però creato non poche polemiche. Ma cosa dice il nuovo decreto su questi due fronti particolarmente spinosi?
Nuovo decreto del governo: ecco cosa cambia per gli automobilisti
Sul fronte degli autovelox, il decreto porta avanti la volontà annunciata dal ministro delle infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini di censire tutti gli autovelox del paese per avere chiara la situazione sulla loro diffusione e sulla loro condizione e arrivare ad avere una vera e propria mappatura. Con il nuovo testo i comuni sono chiamati a dichiarare e comunicare al ministero dei Trasporti i dispositivi utilizzati sul territorio. Un modo anche per evitare che, come da molti cittadini lamentato, gli autovelox diventino più strumenti per fare cassa che sistemi di sicurezza.

Sul fronte delle emissioni e del blocco alle auto diesel Euro 5 in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto, invece, è stata prorogata di un anno la data di entrata in vigore del decreto, che scatterà a partire da Ottobre del 2026 invece che da quest’anno. Una misura anche questa preannunciata da Salvini, che si era schierato contro il provvedimento delle regioni del bacino padano.
Confermata poi la retromarcia sul fronte degli aumenti dei pedaggi autostradali che sarebbe dovuto scattare a partire da agosto: nel decreto non c’è alcun accenno.