Il Governo Meloni ha deciso il futuro di elettrico, benzina ed elettrico: si punterà anche su un nuovo carburante

Giorgia Meloni e i leader di Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria hanno preso una posizione contro le decisioni assunte Bruxelles sul ban del 2035 ai motori termici.

Ci sono leader che, in una Europa sempre più spaccata e in crisi, si sono schierati in favore dei cittadini. Milioni di famiglie nel Vecchio Continente mangiano grazie all’industria dell’Automotive, ma non quella elettrica, piuttosto rimanendo aderente alla tradizione. Le auto termiche continuano a essere piuttosto gettonate alle nostre latitudini e anche per ovvi motivi. Le EV sono state commercializzate con il proclamo di un futuro più sostenibile. Il regolamento sulle emissioni di Co2 non ha cambiato nulla, anzi. La situazione è degenerata quando è risultato palese che i prezzi delle vetture elettriche non sarebbero scesi in Europa, e che in Cina avrebbero commercializzato auto low cost.

Il ban dei motori termici dal 2035 si è trasformato in un immenso regalo ai costruttori asiatici, in vantaggio sulla tecnologia delle batterie. Per evitare un disastro annunciato la premier Giorgia Meloni, insieme ai leader dei Paesi sopracitati, ha chiesto espressamente a Bruxelles di mantenere le ibride e di ammettere i biocarburanti anche dopo quella data. La svolta dei carburanti bio potrebbe dare nuova linfa alla nostra industria, da sempre focalizzata sulla produzione di motori a benzina e diesel.

La lettera inviata a Bruxelles

In base a quanto riportato su Ansa, i sei capi di governo hanno inviato ai responsabili comunitari una lettera: “L’Unione europea abbandoni, una volta per tutte, il dogmatismo ideologico che ha messo in ginocchio interi settori produttivi, senza peraltro apportare benefici tangibili in termini di emissioni globali. È fondamentale applicare pienamente il principio della neutralità tecnologica”.

Il Governo Meloni ha deciso il futuro di elettrico
Il Governo Meloni ha deciso il futuro di elettrico (Ansa) Derapate.allaguida.it

Parole dure e chiare. Il nuovo pacchetto di misure sull’auto dovrebbe arrivare il 10 dicembre 2025. Si parla di un rinvio a data da destinarsi. “A quando saremo pronti”, ha dichiarato il commissario ai Trasporti, Apostolos Tzitzikostas. L’industria non può ancora attendere a lungo. La crisi avanza e si attende una definizione precisa di E-Car 100% europea, tanto invocata dalla presidentessa dell’Ue Ursula von der Leyen, una analisi degli standard per le emissioni di CO₂, una strategia per il consolidamento del settore delle batterie europee di fronte allo strapotere cinese, un pacchetto di semplificazione normativa per l’industria automobilistica, una proposta dedicata all’elettrificazione obbligatoria delle flotte aziendali.

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