Anche le bici “accantonano” l’elettrico: arriva il nuovo carburante rivoluzionario. Non resterai mai a piedi, è la svolta per il futuro
La sostenibilità ambientale è un requisito fondamentale nelle strategie delle aziende e nelle agende politiche internazionali. L’industria dei motori si sta spostando sempre di più verso un tipo di mobilità a basso impatto ambientale ed ecologica. Questo ha portato alla grande diffusione dei mezzi elettrici, certamente per quaanto riguarda le automobili, con i modelli a diesel e benzina destinati ad uscire di scena entro il 2035 per le direttive dell’Unione Europea, ma non solo.
Molti cittadini hanno deciso di tornare ad utilizzare il mezzo green per eccellenza: la bicicletta. Benefica per la salute, agile e veloce per districarsi nel traffico, perfetta per godersi l’aria aperta soprattutto adesso con la bella stagione ormai quasi alle porte. Sempre più persone utilizzano questi mezzi, soprattutto da quando sono diffuse le e-bike e lo sforzo fisico da compiere può arrivare ad essere limitato. Adesso però sembra già pronto il nuovo carburante alternativo proprio sul fronte delle biciclette.
L’idrogeno è tra le alternative all’elettrico che mostra maggiori potenzialità e che le aziende stanno sperimentando maggiormente in ottica futura, e in Italia è in arrivo anche una nuova bicicletta che utilizza questo tipo di tecnologia. La Hyryd Sport Bike 1.0 proposta da Remoove è una bicicletta a pedalata assistita che sfrutta celle a combustibile alimentate a idrogeno.
Questa due ruote è basata sul sistema a fuel cell, che trasforma l’acqua in energia. Ha un motore da 180 W e con mezzo litro di ricarica può arrivare ad avere circa 50 Km di autonomia. Particolare anche il sistema di ricarica di questo veicolo: con un idrolizzatore domestico e 400 ml di acqua in cinque ore si riescono a produrre 40 grammi di idrogeno, che viene poi stoccato in una borraccia inserita nel telaio della bicicletta, e libera ossigeno nell’ambiente durante il tragitto.
Questo modello può rappresentare una vera svolta per la diffusione dei veicoli ad idrogeno. Sino ad ora la difficoltà di stoccaggio e gli alti costi l’hanno resa una tecnologia non troppo accessibile su larga scala, le cose però potrebbero preso cambiare con i tanti investimenti che sono arrivati su questo fronte (basta pensare ad esempio al lavoro che sta facendo Toyota su questo frontr)e che si spera possano aiutare a smussare i limiti di questa tecnologia e a renderla una valida alternativa all’elettrico
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