Questo motore termico è super sostenibile, esce solo acqua: rivoluziona il settore dei motori, che notizia.
La sostenibilità ambientale continua ad essere un requisito fondamentale per l’industria dei motori. Non si può più prescindere da una mobilità che sia totalmente ecofriendly e a basso impatto per il nostro ecosistema. Le istituzioni puntano molto, per raggiungere questo risultato, sui motori elettrici, ottimi dal punto di vista delle emissioni, che però stanno mostrando più di qualche limite sotto altri aspetti, uno su tutti i risultati di mercato. La durata limitata della batteria, unita alle lunghe tempistiche di ricarica, e soprattutto ai costi ben più elevati di questi modelli rispetto ai veicoli a motore tradizionale sono un freno non da poco alla diffusione di questi modelli. Il risultato è una domanda che non decolla, e che difficilmente da sola potrebbe reggere il peso dei bilanci delle aziende.
Ecco perché molti si sono ormai convinti: in queste condizioni non si può fare a meno dei motori termici, su cui molte aziende sono tornate a puntare con forza (basta vedere il successo dei modelli ibridi). Soprattutto perché con lo sviluppo delle nuove tecnologie è emerso che il problema delle emissioni, legato a carburanti come diesel e benzina (per questo l’Unione Europea continua a volerne fermare la produzione entro il 2025) può essere risolto in altro modo.
Il motore termico…sostenibile
Il motore termico infatti può essere compatibile anche con tecnologie sostenibili dal punto di vista ambientale, come per esempio l’idrogeno, su cui già diverse aziende stanno puntando. Ne è convinta anche Alpine, che sta lavorando ad un veicolo con tecnologia a idrogeno su base termica, la Alpenglow, che dovrebbe competere a LeMans nel 2028.

Questo modello dovrebbe essere alimentato da un motore termico V6 da 730 CV di potenza, che emette però principalmente acqua e ossido di azoto, che può essere però contenuto. Questa tecnologia può rappresentare una vera svolta, pur essendoci ancora molto lavoro da fare per potere rendere l’idrogeno una alternativa credibile su larga scala.
Quel che è certo è che ormai sempre più costruttori sembrano essere allineati sul prediligere una gamma con varietà di motorizzazioni, piuttosto che puntare solamente su una gamma interamente elettrica, scelta che sino ad ora ha esposto molto spesso a rischi di perdite, visti gli alti investimenti richiesti per questo tipo di modelli. La strada verso il futuro dei motori, insomma, appare in costante evoluzione.