Cambia tutto nel regolamento sugli autovelox. Ecco cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni dopo le scelte dall’alto.
Una delle questioni più annose di cui si parla in ambito stradale ormai da tempo è quella legata all’omologazione degli autovelox. Ovvero i dispositivi elettronici forniti alla Polizia Municipale per cogliere in flagrante tutti coloro che superano certi limiti di velocità con le proprie vetture, comminando multe molto pesanti e sanzioni accessorie non di poco conto.
In particolare con l’inasprimento delle pene del nuovo Codice della Strada e con una severità assoluta per i recidivi, prendere una multa da autovelox è sempre una pessima notizia. Detto questo c’è da capire se un dispositivo radar sia validato o meno secondo le normative, in particolare dopo la sentenza dello scorso anno della Corte di Cassazione che ha creato un vero e proprio vuoto legislativo.
La Cassazione ha avallato i ricorsi di moltissimi cittadini per multe comminate da autovelox non omologati, facendo capire come il concetto di omologazione e di approvazione non siano affatto equi, bensì entrambi necessari per rendere il radar stradale efficace e correttamente funzionante.
Omologazione e approvazione degli autovelox: presa una storica decisione
Il 25 novembre in tal senso è andato in scena un tavolo tecnico alla presenza dei ministeri di Infrastrutture e Trasporti e Interno, ma anche del MIMIT e dell’ANCI per trovare una soluzione, al fine di stabilire un quadro normativo certo e coerente con il sistema sanzionatorio.

Il tavolo tecnico in questione si è risolto l’11 febbraio scorso, come rivelato dal sottosegretario del MIT Tullio Ferrante, il quale ha parlato di una delibera che possa garantire una linea precisa sul funzionamento degli autovelox. “Si è deciso, ha precisato il sottosegretario, che i dispositivi approvati dal 2017 in poi risultano coerenti con i requisiti di omologazione individuati dallo schema di decreto“.
In pratica tutti i dispositivi di controllo stradale approvati dal 2017 fino ad oggi dovrebbero essere considerati omologati allo stesso tempo, facendo cadere di fatto la possibilità di ricorso alle multe ricevute da moltissimi automobilisti in questi ultimi 7-8 anni. Inoltre è stata data la possibilità di effettuare ispezioni da parte di organismi autorizzati dal ministero, per rendere quanto più possibile rispondente la conformità del singolo dispositivo prodotto al prototipo omologato.
Partirà nel frattempo una sorta di regime transitorio, che permetterà alle autorità di garantire su tutti i dispositivi utilizzati dagli enti di controllo delle strade di ottenere la corretta omologazione, anche quelli pre-2017.