Un vento di cambiamento soffia dal continente indiano, portando con sé una rivoluzione nel mondo dei SUV elettrici che nessuno si aspettava.
Chi l’avrebbe mai detto che dall’India sarebbe arrivata la svolta che tutti aspettavamo nel mercato delle auto elettriche? Eppure è proprio così. Mentre i grandi marchi europei continuano a proporre SUV elettrici a prezzi astronomici, Mahindra ha deciso di giocare una partita completamente diversa.
Il colosso indiano, che già aveva fatto parlare di sé acquisendo la nostra Pininfarina, ha appena svelato due nuovi modelli che potrebbero davvero cambiare le carte in tavola: il BE 6e e il XEV 9e. Due nomi che suonano un po’ freddi e tecnici, ma che nascondono una storia molto più interessante.
Questi SUV sono come quei piatti della cucina fusion che uniscono il meglio di due mondi. Da una parte il design italiano, dall’altra la pragmaticità indiana. Il risultato? Auto che sembrano uscite da un atelier di design europeo, ma con prezzi che fanno strofinare gli occhi dall’incredulità.
Il cuore tecnologico di questi veicoli batte forte e veloce. La piattaforma INGLO, sviluppata internamente da Mahindra, permette prestazioni che farebbero impallidire molte sportive tradizionali. Il BE 6e scatta come una lepre: da fermo a 100 all’ora in 6,7 secondi. Il fratello maggiore XEV 9e lo segue a ruota, impiegando solo un decimo in più.
Ma il vero colpo di scena arriva quando si parla di autonomia. Il BE 6e promette 682 chilometri con una carica, mentre il XEV 9e si ferma a quota 656. Numeri che fanno impallidire la concorrenza, soprattutto considerando che per ricaricare dal 20% all’80% bastano venti minuti.
La tecnologia di bordo non è da meno. Il sistema MAIA trasforma questi SUV in veri salotti digitali su ruote. Ci sono più app di quante se ne possano usare in un viaggio coast-to-coast, e il cervello elettronico ha potenza da vendere: 24 giga di RAM e 128 di memoria. Come un computer portatile di ultima generazione, ma con quattro ruote e un volante.
E poi c’è il prezzo, il vero asso nella manica. In India il BE 6e parte da 18.000 euro, mentre per il più lussuoso XEV 9e ne servono poco più di 20.000. Cifre che sembrano appartenere a un’altra epoca, soprattutto se paragonate ai listini europei. Come se non bastasse, Mahindra offre una garanzia a vita sulle batterie per i primi acquirenti.
Il presidente Veejay Nakra parla di “amore illimitato” tra questi veicoli e i loro futuri proprietari. Questi SUV non sono solo mezzi di trasporto: sono la dimostrazione che l’auto elettrica può essere alla portata di tutti, senza compromessi sulla qualità o sulle prestazioni. Una piccola rivoluzione silenziosa, arrivata da dove meno ce l’aspettavamo.
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