Incredibile decisione da parte di Stellantis, con la rinuncia che ha lasciato di sasso chiunque nel rapporto con il Governo.
Vi sono pochi dubbi sul fatto che in questi ultimi mesi siano stati molto turbolenti per Stellantis e il Governo italiano. Il rapporto tra le parti non è stato per nulla semplice, con le accuse da ambo i lati che non sono di certo mancate. Per questo motivo la maggior parte dei lavoratori non vede davvero l’ora di poter arrivare a una soluzione, in quanto questa crisi non fa altro che comportare problematiche anche per i semplici metalmeccanici.
Lo si vede con le chiusure e lo stop alle produzioni di svariati stabilimenti Stellantis, con Mirafiori che senza ombra di dubbio è quello che ha subito le maggiori perdite. L’intento è quello di dare forma a una sinergia che possa essere quanto più utile per il rapporto tra le parti, anche se ora è la stessa Stellantis che sembra essere pronta a fare un passo indietro.
Da sempre si è accusato la FIAT e la famiglia Agnelli di essere spesso stata troppo aiutata dallo Stato. Il Governo Meloni aveva invece proposto di ricevere non degli aiuti, ma bensì comprare le quote azionarie di Stellantis, come ha fatto il Governo francese quando ha aiutato Peugeot. Questo non è possibile al momento e dunque arriva la definitiva sentenza.
Di recente, sono stati intervistati in occasione della trasmissione di Rai Uno, Cinque Minuti, Jean Philippe Imparato, ex CEO di Alfa Romeo e ora responsabile di Stellantis Europe, e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Il francese ha spiegato come il 2024 sia stato un anno molto difficile e anche il 2025 non sarà di certo comodo.ù
L’intento però è quello di arrivare quanto più pronti possibile in vista del 2026, anno in cui si parla di una produzione che sarà superiore rispetto a quella odierna del 50%. Intanto però Urso spiega come nel 2025 ci sarà un sensibile cambiamento nel rapporto tra le parti, anche se è molto più disteso rispetto a quanto non si direbbe.
“Stellantis ha rinunciato ai contributi pubblici. Il Governo ha stanziato 1,6 miliardi di Euro che vanno alle imprese che fanno parte della filiera dell’automotive. L’atteggiamento è cambiato, con Stellantis che pone l’Italia al centro del suo sviluppo, con nessuno stabilimento che sarà chiuso”. Dunque torna il sereno tra le parti e chissà che questo non possa essere di buon auspicio per il futuro.
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