La Kawasaki vuole andare oltre elettrico e benzina, e sta testando una grande novità. Ecco il progetto che tutti aspettavano.
Il mondo delle due e delle quattro ruote sta effettuando una ricerca costante di soluzioni per rendere la mobilità più sostenibile, anche in base a quelle che sono le direttive dei governi. La Kawasaki ha dunque pensato ad un progetto estremo, che vuole andare oltre i motori termici a benzina ed anche all’elettrico, puntando su quella che è un’assoluta novità per il mondo delle moto, un progetto a dir poco coraggioso.
La Kawasaki ha vissuto anni complessi a seguito della crisi che ha colpito il settore, ma ora vuole rifarsi con gli interessi, puntando su delle idee a dir poco innovative. A questo punto, è bene andare ad analizzare la moto che ha mosso i primi passi in questi giorni, e che ha già stregato gli appassionati. Nel caso in cui dovesse ottenere i risultati desiderati, saremmo di fronte ad una vera e propria rivoluzione per il settore.
La notizia era nell’aria da tempo, ma ora è arrivata l’ufficialità. La Kawasaki ha dato il via ai test sulla sua moto ad idrogeno, ribattezzata HySE, e si tratta di una sport-tourer del tutto ad emissioni zero, che è stata mostrata al mondo lo scorso 20 di luglio, in occasione della 8 ore di Suzuka. Dopo aver messo in vendita le sue prime moto elettriche, ovvero la Z e-1 e la Ninja e-1, ma anche le ibride Z 7 e Ninja 7 Hybrid, il colosso nipponico ha deciso di andare oltre, sviluppando anche un modello ad idrogeno.
Essa è dotata di un motore 4 cilindri sovralimentato alimentato, appunto, ad idrogeno. La Kawasaki ha da tempo fatto capire di credere molto nell’idrogeno, come si era già visto ad EICMA nel 2022, quando venne mostrato un motore che seguiva questa tecnologia. Il motore deriva dall’unità turbo della Ninja H2, ma che ora ha i 4 cilindri che sono alimentati tutti ad idrogeno, ed è stato reso noto che questo prototipo ha già coperto tanti km di test.
La sigla HySE sta per Hydrogen Small Mobiliy & Engine Technology, un’associazione di ricerca sull’idrogeno da applicare al settore della mobilità di cui fanno parte anche Toyota, Honda, Suzuki e Yamaha. In molti si augurano che questo progetto possa funzionare, anche se l’idrogeno ha costi molto alti, ed è difficile pensare che possa prendersi subito la scena.
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