C’è un’importante novità che sta studiando la KTM: un’innovazione fondamentale per la salute dei motociclisti
La KTM è spesso all’avanguardia sulle soluzioni tecniche da adottare in ambito motociclistico e avrebbe trovato finalmente il modo di porre fine ad un fastidioso problema. In realtà è anche una risposta alle leggi che cambiano in materia.
La KTM ha sempre abituato alla grande tutti i propri clienti, con modelli assolutamente all’avanguardia dal punto di vista tecnico oltre che prestazionale. La casa austriaca è abituata a primeggiare e, laddove è presente, è riuscita a vincere, dal Motocross al Motomondiale,per ora nelle classi inferiori ma non in MotoGP, anche se l’ambizione è di farlo presto come dimostrano i recenti ingaggi di Bastianini e Vinales per il 2025.
Per quanto concerne l’ambito stradale, nell’ultimo periodo sono stati lanciati dei prototipi di altissimo livello, in grado di attrarre l’attenzione del mercato.Come si diceva, però, l’aspetto tecnico ha la sua importanza e trovare soluzioni innovative è sempre un obiettivo prioritario per il marchio.
A quanto pare adesso è arrivato il momento di preoccuparsi anche del rumore eccessivo che la moto può generare. Il famoso rombo, tanto caro ad alcuni centauri, può diventare un problema, specie se le normative in tema di controlli sulla rumorosità diventassero sempre più stringenti.
KTM, presentato un brevetto per controllare la rumorosità
I limiti di rumorosità dei veicoli in tutta Europa sono al momento stabiliti sulla base di 80 dB anche se, a livello locale, si possono avere valori anche più severi. A volte anche una moto perfettamente originale, senza modifiche allo scarico, può eccedere tale valore visto che magari nei test condotti per l’omologazione è stato registrato il tutto a velocità predeterminate e non in condizioni limite.
Per ovviare a qualsiasi tipo di problematica per quanto concerne il rumore delle proprie moto, la KTM ha presentato richiesta di brevetto per incorporare un fonometro ai propri modelli. Chiaramente come avviene per il tachimetro relativamente alla velocità, perché non fare la stessa cosa per quanto concerne il rumore.
Sarebbe previsto anche una sorta di allarme acustico per segnalare il superamento dei limiti di rumorosità. Nel brevetto è previsto anche il collegamento con un sensore GPS per regolare in modo automatico il livello di decibel in caso di attraversamento di zone con norme più stringenti. Insomma, un’innovazione che potrebbe sancire l’addio ai famosi rombi “smarmittati” che facevano molto anni ’80.