La citycar da 6700 euro sta sconvolgendo tutti: talmente ingiocabile da preoccupare persino il Governo

Questa citycar sta sconvolgendo il mercato: costa pochissimo, 6.700 euro. Persino il governo è preoccupato. 

I clienti sono certamente felici quando trovano un prodotto a basso costo, ben al di sotto di quella che è la media del settore. Tutte le occasioni di risparmio sono ben gradite per i compratori, ma paradossalmente non sempre è lo stesso per il settore, come nel caso di questa incredibile citycar, così economica da aver preoccupato persino il governo.

Come è possibile immaginare, la storia arriva direttamente dalla Cina. Il paese del Dragone, da sempre noto per una politica di prezzo piuttosto aggressiva sul mercato internazionale, ha investito molto nell’industria dei motori negli ultimi anni. I suoi veicoli sono sempre più diffusi, anche sul mercato europeo. Molto, ovviamente, è dovuto proprio ai bassi costi e ai listini convenienti di queste aziende, che possono sfruttare bassi costi di produzione e un grande aiuto da parte dello stato.

Tra i colossi del settore c’è sicuramente BYD. L’azienda cinese è ormai un vero gigante, tra i maggiori produttori di auto elettriche al mondo. Grazie ai tanti investimenti sulla tecnologia, l’azienda è riuscita a farsi largo sul mercato e a diventare tra i maggiori produttori al mondo. Questa volta, però, la casa cinese l’ha combinata grossa.

BYD, è polemica per l’auto da 6.700 euro

In patria la Byd Dolphin Surf, citycar dell’azienda cinese, ha infatti un prezzo davvero increedibile: costa appena 6.700 euro. Davvero pochi, talmente pochi che rischiano di far crollare il mercato cinese e di mettere a serio rischio l’industria faticosamente costruita nel corso del tempo. Il timore del governo di Pechino infatti, come si legge su Carscoops, è che possa partire una guerra a ribasso che possa far saltare il banco.

byd dolphin surf
BYD, è polemica per l’auto da 6.700 euro (BYD) – derapate.allaguida.it

Se l’auto economica è un bene per i cittadini, infatti, lo stesso non è per l’industria: veicoli troppo economici riducono infatti il profitto, e visti i tanti investimenti fatti dal governo cinese sull’elettrico l’obbiettivo è mettere un freno alla corsa al ribasso per mantenere così intatti i guadagni e dunque la potenza dell’industria cinese. Tanto che, secondo alcune indiscrezioni, se le aziende non prenderanno provvedimenti si potrebbe addirittura arrivare ad una legge che imponga alle aziende un limite sul prezzo minimo da poter offrire. La convenienza di BYD, insomma, paradossalmente fa felici i clienti ma inguaia la Cina. Purtroppo per gli automobilisti europei, lo stesso non si può dire nel vecchio continente, dove i prezzi continuano ad essere ben più elevati.

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