E’ talmente rara che ne esistono soltanto 10 al mondo. La Ferrari ha omaggiato così il Giappone.
Quando si acquista una Ferrari si porta a casa un gioiello e tale definizione non vale soltanto per il prezzo elevato che bisogna essere disposti a pagare, quanto per il livello qualitativo che viene offerte. Un’auto sportiva prodotta a Maranello è un mix di eleganza, prestazione e stile difficili da raggiungere per la concorrenza. In molti negli anni hanno provato ad imitarla, ma in pochissimi ci sono riusciti, un po’ come nella moda è accaduto per l’appena scomparso maestro della sobrietà Giorgio Armani.
Dalla sua nascita sono stati diversi i modelli esclusivi realizzati, ma quello di cui parleremo è davvero unico nel suo genere. Non per nulla ne sono stati rilasciati appena dieci esemplari indirizzati a altrettanti clienti di prestigio, ma ciò che colpisce più di tutto è l’omaggio al Giappone che si cela anche nel nome. Una celebrazione che a molti potrebbe apparire strana, ma che in realtà ha una motivazione pratica.
Ecco la Ferrari J50, era talmente bella da meritare diversi premi
Presentata ufficialmente nel 2016, la Ferrari J50 è una roadster ad edizione limitata che fu talmente apprezzata dagli esperti da meritare un premio per il suo design nel 2017 e una menzione d’onore al compasso d’oro ADI nel 2018. Progettata partendo dalla 488 Spider la due posti italiana voleva festeggiare il legame del marchio con il Sol Levante. La J, infatti, stava per Japan, e 50 per il periodo di presenza sul territorio.
Rispetto alla vettura a cui si ispira è caratterizzata da una carrozzeria con diverse variazioni, mentre il profilo cuneo ricorda lo stile mantenuto tra gli anni ’70 e ’90. Degni di nota i due generosi roll bar fissi posizionati dietro ai sedili, e il tettuccio asportabile manualmente. Molto curata la parte dell’aerodinamica con appendici e minigonne, oltre che con prese d’aria in fibra di carbonio posizionate molto in basso per favorire l’effetto suolo e ridurre il drag.

i fari full LED sono sotti e seguono le forme del paraurti e parabrezza e vetri laterali sono stati abbassati per dare l’idea a chi è al volante di vedere attraverso un casco. il propulsore scelto è un F154 CB, un 3.9 litri V8 biturbo in posizione longitudinale posteriore in grado di esprimere fino a 690 cv, ben 20 cv in più rispetto al modello di partenza.