La Ferrari più esclusiva di sempre è già leggenda: ha il motore che tutti i puristi sognano

Una Ferrari rarissima è già leggenda: il suo segreto è un motore che fa impazzire tutti i puristi del mondo

La storia di questa vettura parte da lontano, ma la sua vera natura resta celata fino all’ultimo. Il marchio di Maranello ha sempre saputo sorprendere, e anche questa volta non si è smentito: dopo le discussioni nate con il lancio della F80 a sei cilindri, la casa del Cavallino torna a far parlare di sé con una creazione unica.

I puristi avevano storto il naso di fronte all’abbandono del V12 sulle sportive più estreme, mentre la 12Cilindri e la Purosangue continuavano a portare avanti la tradizione dei dodici cilindri, ma con il motore davanti. Eppure, proprio quando sembrava che la storia del V12 centrale fosse ormai chiusa, Ferrari ha deciso di rimettere in gioco la leggenda.

Una sola, irripetibile, Daytona SP3, con il motore che i puristi sognano

La Daytona SP3 torna in scena, ma stavolta in un esemplare solo, destinato a diventare un vero oggetto del desiderio tra i collezionisti. Le prime 599 unità erano già state tutte assegnate ancor prima della presentazione ufficiale, grazie anche all’impegno dei clienti più affezionati della serie Icona. Questa vettura, però, è la numero 600: una “fuori programma” che non era prevista, pronta per essere battuta all’asta durante la Monterey Car Week in California.

La Ferrari più esclusiva
Il motore che i puristi sognano (Ferrari) derapateallaguida.it

Tutto il ricavato dell’asta sarà devoluto alla Fondazione Ferrari, che userà i fondi per progetti educativi. Non è la prima volta che la casa di Maranello decide di produrre un’auto in più per sostenere cause importanti: era già successo con la 500ª LaFerrari, venduta a una cifra record per aiutare la ricostruzione dopo i terremoti in Italia, e con la 210ª LaFerrari Aperta, il cui ricavato è andato a Save the Children.

Questa Daytona SP3 si distingue da tutte le altre per una serie di dettagli esclusivi. La livrea bicolore e il logo Ferrari, diviso in due parti (“Ferr” e “ari”), sono una novità assoluta. L’abitacolo non è da meno: i sedili sono rivestiti con materiale ricavato da pneumatici riciclati, mentre la fibra di carbonio e il cruscotto a scacchiera richiamano il mondo della Formula 1. Una targhetta speciale tra i sedili certifica l’unicità di questa vettura, rendendola inconfondibile anche tra le sorelle della stessa serie.

Il ritorno del V12 centrale rappresenta una vera e propria dichiarazione d’intenti. Ferrari ha ribadito la volontà di mantenere in vita il dodici cilindri aspirato fino a quando sarà possibile, nonostante i tempi che cambiano e le nuove sfide tecnologiche. La serie Icona, infatti, continuerà a proporre modelli che guardano al passato ma sanno parlare al futuro, e almeno un altro V12 centrale sembra già all’orizzonte.

Così, mentre il mondo dell’auto si trasforma, a Maranello c’è ancora chi crede che il fascino del motore a dodici cilindri non sia destinato a tramontare. E questa Daytona SP3, unica e irripetibile, ne è la prova più evidente.

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