Italiani nei guai, colpa del conflitto tra Israele ed Iran: potere d’acquisto giù, i nuovi prezzi dopo il clamoroso aumento
I venti di tensione mondiale non accennano a placarsi, anzi. Il terzo millennio, fin qui, sarà ricordato come quello del ritorno della guerra in Europa, portata da Putin che ormai da tre anni ha invaso l’Ucraina e tenta di conquistarla invano. Un fronte ancora aperto, nonostante le sanzioni dei potenti dell’Occidente e le prove di negoziazione mai andate a buon fine al momento.
Un fronte aperto da tempo, quello europeo, un altro decisamente più recente, freschissimo. Israele che bombarda i siti nucleari in Iran, ottenendo la controffensiva del regime di Ali Khamenei in risposta per un nuovo conflitto che sta tenendo in ansia il mondo intero. Un conflitto che si potrebbe allargare anche ad altri Paesi – gli Stati Uniti stanno vagliando la situazione – e che non regala sicurezze in vista del futuro, anzi.
E la situazione, ovviamente, sta avendo ripercussioni in tutto il mondo non solo a livello militare. La tensione si è subito riversata sui mercati internazionali e quindi anche sui prodotti e sui beni che consumiamo.
La quotazione del Brent è schizzata alle stelle, oltre i 70 dollari al barile. Il timore è infatti che vi possano essere difficoltà nell’approvvigionamento del petrolio e da qui le quotazioni che salgono a vista d’occhio. E qual è il primo effetto? Ovviamente il rialzo del prezzo del carburante alle pompe di benzina.
E c’è uno scenario ancor più agghiacciante che non lascia tranquilli. Gli analisti, infatti, sostengono come vi possa essere addirittura lo stop alla catena di fornitura in caso il conflitto peggiori: da qui un aumento ancor più incisivo del prezzo fino a superare i 100 dollari al barile.
Nel frattempo il rialzo è stato già netto in seguito al conflitto. Il prezzo medio della Super self service ha subito superato 1,7 euro al litro mentre il gasolio è a quota 1,6. Nello specifico, 1,707 euro al litro con un +10 millesimi la media nazionale della benzina verde secondo Staffetta Quotidiana mentre il diesel ha subìto un aumento di 9 millesimi e si attesta a 1,605 euro al litro in media nazionale.
Proseguendo con l’analisi dei dati, in modalità servito l’aumento della benzina è stato di otto millesimi, con il nuovo prezzo di 1,846 al litro per quanto riguarda la benzina. Il diesel, invece, nella modalità servito è a 1,745 euro al litro. Diminuisce di un millesimo, invece, il Gpl che servito costa 0,709 euro al litro mentre il metano servito è a 1,439 euro al kg.
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