Incredibile sentenza che smonta la Legge voluta da Salvini e il cambiamento può stravolgere del tutto il CdS.
Una delle tematiche che ha fatto maggiormente discutere in questi ultimi mesi è senza dubbio quella legata alla scelta di Matteo Salvini di cambiare alcune parti del Codice della Strada. A ben guardare non ha subito delle modifiche tali da essere così rivoluzionaria come molti vogliono far credere.
La vera grande innovazione è senza dubbio da ritrovare in un maggiore pugno di ferro per quanto riguarda le sanzioni, anche se la tipologia di infrazioni è pressoché invariata. Matteo Salvini però si sa che è un personaggio molto divisivo e dunque non sono mancate le pesanti critiche nei suoi confronti.
Intanto anche le sentenze non sembrano essere del tutto favorevoli nei suoi confronti, considerando infatti come di recente abbia dovuto fare i conti con una sentenza pazzesca. Salvini ha sempre attaccato pesantemente coloro che utilizzano sostanze stupefacenti, in particolar modo quando ci si mette alla guida. A quanto pare la Legge però non è stata così precisa e rischia di diventare incostituzionale.
Legge antidroga alla guida: attenzione al problema che emerge
Non tutti hanno preso in modo sereno la decisione di rendere sempre più severe le Leggi contro coloro che usano sostanze stupefacenti alla guida. Naturalmente nessuno invita le persone a drogarsi e poi guidare, ma ci sono diversi casi che devono essere valutati con attenzione, con alcuni farmaci che provocano un’alterazione dei test. Per questo motivo si deve portare con sé un foglio che evidenzia come determinate sostanze siano state prescritte dal medico.

Questo però può essere visto come contraria alla Legge sulla Privacy e inoltre ci sono altre tematiche che rischiano di far saltare tutto. Lo ha deciso infatti il gip del Tribunale di Pordenone, nella persona di Milena Granata, con un’ordinanza emessa l’8 aprile. Il gip infatti sottolinea come la nuova Legge, che toglie la distinzione tra persona alterata o meno, va contro una serie di aspetti essenziali.
Per prima cosa l’Articolo 3 che parla di eguaglianza, proporzionalità e ragionevolezza. La Legge in questione poi sarebbe contraria all’Articolo 25 comma 2, ovvero quello di tassatività, determinatezza e offensività, infine l’Articolo 27 comma 3 parla di finalità rieducativa della pena. Tutto questo sarebbe dunque contrario a quello che esprime la nuova Legge sui controlli per uso di sostanze stupefacenti, a prescindere dallo stato di alterazione, per questo motivo non è ancora finita qui.