Anche dalla Cina iniziano ad arrivare delle supercar dalle prestazioni terrificanti. Questa potrebbe rivelarsi una spina nel fianco per Ferrari, McLaren e co.
Non solo citycar, SUV e vetture elettriche: il mercato delle automobili cinesi si espande anche in Europa, nonostante i recenti dazi approvati dalla commissione europea che rendono l’importazione di queste vetture più costosa per i brand. Adesso, anche i produttori europei che costruiscono supercar, un tipo di automobile per cui non si va certo al risparmio, iniziano a tremare per l’arrivo di un produttore che potrebbe stravolgere le regole del mercato.
Ancora una volta a far preoccupare le rivali occidentali è BYD, un colosso produttore di auto originario della Cina che ormai non ha bisogno di presentazioni. Infatti, BYD è uno dei brand più promettenti proveniente dall’Asia attivo anche in Italia che ha già introdotto sul mercato auto di rilievo come la Seagull o la Seal. Ora però, si è lanciata anche nel mercato delle supercar.
L’azienda ha seguito la strategia di marketing che anche Great Wall e Chery, altre importanti realtà cinesi, hanno intrapreso ossia quella di creare dei brand secondari ad hoc che fanno capo all’azienda principale per esportare e vendere automobili in tutto il mondo. L’ultima creazione porta il nome di Yangwang, un marchio giovanissimo – ha appena un anno di vita – che si prepara a lanciare la sua primissima supercar.
Il marchio Yangwang è stato lanciato con grande entusiasmo lo scorso gennaio, con la sua prima supercar denominata Yangwang U9 che ha fatto molto parlare di se in Cina ma non solo. Con una linea sportiva che può ricordare vagamente una Ferrari o una McLaren senza però scadere nel plagio, la U9 si propone come una aggressiva competitor per questi marchi e lo fa con un motore completamente elettrico composto da quattro unità propulsive per un totale di 1.300 cavalli.
L’automobile non ha nulla da invidiare ad una supercar occidentale con ben 1.680 nm di coppia, una velocità massima pari a 309 chilometri orari e uno stacco da 0 a 100 che si ottiene in 2,3 secondi, due decimi in meno rispetto ad una Chiron. Unico neo? Con l’autonomia di appena 450 chilometri, sfrecciare alla massima velocità per troppo tempo potrebbe scaricare l’auto troppo in fretta.
Con l’innovativo telaio DiSus-X che sostiene una massa pari a 2,5 tonnellate l’auto risulta stabile e ben piantata a terra a tutte le velocità. Ora passiamo a prezzo ed accessibilità: la recente presentazione del modello al Salone di Torino fa ben sperare per il suo arrivo in Europa mentre il prezzo pari a 233mila dollari – oltre un milione e mezzo di Yuan cinesi – rimane comunque “contenuto” per una supercar elettrica.
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