La nuova tassa europea è una mazzata per automobilisti e motociclisti: ecco da quando parte

La tassa europea che sta per essere introdotta è un grosso problema e biker e automobilisti tremano.

Non è un periodo semplice per coloro che si mettono al volante della propria auto, considerando infatti come siano sempre di più coloro che devono fare i conti con una serie di blocchi nelle città. I Comuni ormai hanno dato vita, in tante occasioni, a una caccia all’auto termica, con queste che ormai sono viste come il male assoluto.

Ciò diventa ancora più chiaro nel momento in cui si ha modo di parlare di auto a gasolio, tanto è vero che si è arrivati anche al clamoroso e inatteso blocco delle Euro5. Una scelta che stanno portando avanti le Regioni del Nord Italia, con Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna che hanno dovuto sentire delle pesanti critiche.

A peggiorare il tutto ci pensano anche le nuove tasse che sta imponendo l’Unione Europea. Le istituzioni infatti hanno deciso di portare avanti una nuova tassa davvero incredibile, tanto è vero che il carburante sarà destinato a vedere aumentare per l’ennesima volta in modo sensibile il proprio costo.

Tassa ETS: arriva il nuovo disastro europeo

Ancora una volta si devono fare i conti con i problemi che giungono da Bruxelles, perché sebbene sia giusto cercare di fare di tutto e di più per poter abbattere le emissioni di CO2, allo stesso tempo si deve tenere in considerazione come non possano essere sempre i cittadini a dover pagare. Il nuovo problema è portato a galla dalla tassa legata al sistema ETS2.

Benzina stazione tassa ETS Europa
Tassa ETS: arriva il nuovo disastro europeo (derapate.allaguida.it)

In questo caso infatti ci sarebbe un nuovo tentativo di finanziamento da parte dell’UE, con il piano sulle ETS2 che potrebbe partire dal 2027. In partica si cerca di regolare lo scambio delle quote di emissione, il che andrà a comprendere anche nuovi settori. Ciò non farà altro se non comportare un sensibile aumento delle tasse sul carburante.

Ecco dunque che il tutto, come riporta il Financial Times, potrebbe garantire un totale di ben 705 miliardi di euro che saranno generati tra il 2027 e il 2035. Questo deriva dal fatto che le varie compagnie petrolifere dovranno pagare per ogni tonnellata di CO2 emessa, con la base che ora è di 45 euro a tonnellata. Il valore però potrebbe aumentare esponenzialmente, con queste tasse, che sulla carta sono solo sulle aziende, che andranno obbligatoriamente a ricadere sui cittadini comuni, con la benzina che dunque sarà sempre più costosa.

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