Questa tecnologia rischia di pensionare l’elettrico, è super sostenibile e non dovrai cambiare niente. E’ la svolta.
Diesel e benzina sembrano ormai essere destinati all’uscita di scena, ma l’elettrico continua a non convincere a pieno e in molti dubitano del futuro dei modelli a batteria. Gli alti costi di produzione dei modelli a batteria che le aziende devono sostenere si riversano sui consumatori, e sfociano in prezzi di listino più elevati rispetto alle auto tradizionali che frenano la diffusione di questi modelli. Non solo, anche i limiti legati alla durata della batteria, all’autonomia e alle tempistiche di ricarica elevate sono disincentivi non da poco all’acquisto di questi modelli. Per questo la domanda dell’elettrico continua a faticare e in molti si chiedono se questi modelli possano effettivamente sostenere il peso del futuro dell’industria dei motori, vista anche la fase di stallo nelle vendite degli ultimi mesi.
Per questo le aziende si stanno guardando intorno, in cerca di potenziali soluzioni alternative che possano affiancare l’elettrico, e magari sopperirne ai limiti, nel futuro dei motori. Tra i marchi che stanno puntando su varie motorizzazioni c’è anche Toyota. La casa giapponese, da sempre in prima linea sul fronte dell’innovazione, si è schierata contro una gamma solo elettrica. L’azienda sta sperimentando su più fronti: elettrico, ibrido, motori tradizionali. Gli investimenti più interessanti però sono quelli sul fronte dell’idrogeno, un carburante dall’immenso potenziale.
Toyota punta sull’idrogeno
Toyota Motor Europe (TME) ha siglato un accordo con Hydrogen Refueling Solutions (HRS) ed ENGIE al fine di potenziare le infrastrutture legate all’idrogeno e sviluppare una nuova generazione di sistemi di rifornimento. Uno dei problemi dell’idrogeno è proprio la difficoltà di stoccaggio e di ricarica, visto l’assenza di stazioni, ancora poche diffuse sul territorio. Grazie a questo investimenti sarà molto più veloce poter fare rifornimento.
![idrogeno](https://derapate.allaguida.it/wp-content/uploads/2025/02/idrogeno-derapate.allaguida.it-05022025.jpg)
Grazie al distributore Twin Mid Flow con doppio ugello a portata maggiore, sarà possibile in meno di 10 minuti anche i veicoli più pesanti, mentre in 5 minuti si possono rifornire le auto normali. Le tempistiche quindi sono molto simili ai tempi della benzina. Con una ricarica di appena 12 minuti si possono percorrere 900 Km. Con gli investimenti sull’idrogeno sempre maggiori, e un colosso come Toyota a spingere verso questa direzione, l’idrogeno può lavorare sui suoi limiti (come per esempio, anche in questo caso, gli alti costi di produzione, oltre alla già citata difficoltà di stoccaggio) e diventare una seria candidata al futuro dell’industria dei motori.