Hamilton può cominciare a festeggiare. Leclerc è nei guai. Ecco la profezia sul futuro della Ferrari.
Se, dati alla mano, il 2025 di Charles Leclerc si sta rivelando leggermente più soddisfacente di quello di Lewis Hamilton con 151 punti in classifica contro i 109 dell’inglese, secondo un personaggio importante del paddock presto il vento potrebbe cambiare. Pupillo di Sergio Marchionne, il monegasco era stato dapprima ingaggiato da Alfa Romeo e poi promosso alla Ferrari con l’obiettivo di trasformarlo nel pilota di riferimento. Per lui è stato sacrificato Sebastian Vettel, e quando è stato ingaggiato Carlos Sainz ha comunque mantenuto il status di totem.
Adesso che al suo fianco c’è un mostro sacro come Ham, con il peso dei suoi sette titoli iridati, però, potrebbero esserci delle modifiche strategiche. Tutto ciò in barba agli sfoghi pubblici dell’asso di Stevenage passati dalle lamentele sul modo di lavorare del Cavallino, all’autobiasimo per non essere in grado di tirare fuori il massimo dalla sua SF25. Sebbene commercialmente il figlio del Principato dia parecchi riscontri, poter godere di un vincente come il britannico di nuovo in piena forma potrebbe essere ancora più remunerativo sotto ogni punto di vista.
Montoya avvisa Leclerc, presto la Ferrari seguirà le indicazioni di Hamilton
Che il 40enne abbia finora faticato ad inserirsi nell’ambiente della Rossa e a comprendere un approccio alle corse diverso da quello anglosassone è chiaro a tutti, ma come un diesel potrebbe pian piano arrivare e nella seconda parte di campionato tornare ad essere simile a quello che per anni ha dominato al volante di una Mercedes. E’ convinto di ciò anche Juan Pablo Montoya, un innegabile talento troppo umorale per poter vincere con regolarità, ma certamente esperto di gare e piloti. A suo avviso, sin dall’inizio del Mondiale, Lewis ha lavorato sodo per perseguire un unico obiettivo.

Quello di mettersi alle spalle il vicino di box, anche se finora non ci è riuscito per una mera questione di scarsa fiducia nella sua auto. “Si sta dando molto da fare, ma la monoposto non gli piace – la sua riflessione ad AS Colombia – Gli ingegneri stanno cominciando a capire quanto sia complessa da guidare, ma non ancora del tutto. Charles è veloce perché la sa gestire, tuttavia credo che ad un certo punto i tecnici la orienteranno maggiormente verso le esigenze di Hamilton rendendola più complessa per Leclerc“.