Una grande scuderia annuncia il suo ritorno alle competizioni. Una notizia che sta facendo tremare di gioia il cuore degli appassionati delle due ruote.
Sembrava impossibile fino a qualche mese fa, eppure il 2025 si prepara a diventare un anno storico per il motociclismo italiano. Un ritorno alle corse che profuma di benzina e passione, con un progetto che ha il sapore delle cose fatte bene, pensate per durare nel tempo.
Le indiscrezioni circolavano da settimane nei paddock, sussurrate tra i box come segreti preziosi. Ora però è tutto nero su bianco, con un programma che farà felici sia i piloti navigati sia chi sogna di mettersi alla prova per la prima volta su una pista vera. Il grande momento è arrivato e sarà emozionante.
La casa giapponese ha scelto di tornare in scena con il Trofeo GSX-8R Cup. Niente fuochi d’artificio, ma una proposta solida come una stretta di mano. Cinque appuntamenti nei circuiti che hanno fatto la storia del motociclismo italiano, dentro al calendario del CIV. Una vetrina prestigiosa per chi vuole mettersi in mostra.
La protagonista sarà lei, la GSX-8R, una moto che sa essere docile come un agnello ma ruggisce come un leone quando serve. Il bicilindrico da 776 cc spinge forte con i suoi 83 cavalli, mentre la ciclistica regala sensazioni da vera sportiva. Per trasformarla in una belva da pista, i tecnici hanno messo a punto un kit che non lascia nulla al caso: dalla carenatura racing ai componenti tecnici, fino allo scarico Akrapovic che le dà voce.
I numeri parlano di un progetto con la testa sulle spalle. Chi ha già la moto in garage può entrare nel trofeo con 4.500 euro, mentre servono 12.700 euro per partire da zero. In palio c’è un montepremi che fa gola: 35.000 euro da dividere tra i più veloci, più una chicca che vale oro. Il campione assoluto volerà a Daytona per correre una gara del MotoAmerica Twins Cup, tutto spesato.
“Avere Suzuki nei nostri campionati è una gioia immensa”, confessa Simone Folgori della FMI. “I trofei monomarca sono sempre stati la culla dei campioni“. E ha ragione: quante stelle sono nate proprio così, correndo gomito a gomito su moto uguali per tutti.
Non serve essere esperti per capire che questo trofeo può diventare qualcosa di grande. La ricetta è quella giusta: una moto affidabile, costi ragionevoli, un’organizzazione seria. Come quando prepari un piatto della nonna, servono pochi ingredienti ma devono essere quelli giusti. Suzuki lo sa bene, e ha scelto di tornare alle corse dalla porta principale. Il 2025 è ancora lontano, ma l’attesa sta già facendo battere forte il cuore agli appassionati.
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