La Volkswagen che doveva rivaleggiare con Ferrari: il modello “segreto” che fa impazzire i fan

Un progetto Volkswagen rimasto nell’ombra: il prototipo sportivo che sognava di sfidare le Ferrari, ma non vide mai la luce.

Nel 2017, mentre la casa di Wolfsburg viveva la tempesta Dieselgate e lanciava la sua offensiva elettrica con le ID. di nuova generazione, dentro al centro stile si sviluppava una storia mai raccontata. Lontano dai riflettori, i designer di Volkswagen lavoravano su qualcosa di diverso: non l’ennesimo SUV, ma una sportiva che avrebbe potuto riscrivere le regole del gioco.

Attorno a questo misterioso modello, oggi emerso grazie a alcune bozze inedite, si rincorrono ipotesi e fantasie tra gli appassionati. Un nome anche quello misterioso, o scomparso. Un nome rimasto come quello della coupé, nei sogni e sulla carta. Nel mondo di ciò che poteva essere, e non è purtroppo stato.

Il prototipo segreto ispirato all’SP2, mai arrivato sulle strade

L’antefatto è nei corridoi della sede Volkswagen, dove tra un progetto e l’altro si immaginava anche un futuro diverso. Štěpán Řehák, portavoce per Design & Concept Cars della casa tedesca, ha recentemente condiviso su LinkedIn una serie di schizzi firmati Tibor Juhasz: un’auto sportiva totalmente elettrica che avrebbe dovuto ricordare la leggendaria SP2 brasiliana degli anni ’70.

Volkswagen contro Ferrari
(Volkswagen) derapateallauida.it

La visione del designer per il 2017, invece, poggia su basi moderne: la piattaforma MEB del gruppo, pensata per le elettriche, con motore posteriore (come tutte le ID.), uno stile muscoloso e quasi caricaturale per esaltare la personalità della coupé. Nessuna trasgressione estrema, ma tanto richiamo ai geni Volkswagen: linee basse e larghe, passaruota evidenti, proporzioni dinamiche e omaggi alla scuola di Giugiaro, da cui derivano i capolavori dell’era Golf, Passat, Scirocco e perfino alcune delle concept più folli come la W12.

Sognare però, non basta. L’azienda in quegli anni era impegnata su fronti ben più ampi, con priorità assegnate ai modelli ID.3, ID.4, ID.5, ID.7 e il van ID. Buzz. Così la sportiva, nonostante il fascino, finì relegata tra i mille “e se…” della storia dell’auto.

Volkswagen tuttavia non è nuova a queste sliding doors: il prototipo BlueSport del 2009 (roadster con motore diesel), l’EcoRacer del 2005 e la XL Sport del 2014 (spinta da un V2 Ducati!) sono tutte prove di un interesse mai davvero concretizzato per la sportività pura. Nessuno però, tra questi esperimenti, aveva carisma e profondità nostalgica pari al progetto SP2 elettrico.

Nel contesto attuale, complice il divieto europeo ai motori tradizionali, uno sviluppo simile non sembra più plausibile. Eppure, la promessa di riportare in vita le sigle GTI e R per l’era elettrica lascia aperto uno spiraglio di speranza. Una coupé come questa, magari prodotta in numeri limitati, potrebbe rinnovare l’immagine del marchio, restituendo ai fan quella scintilla di entusiasmo soffocata negli ultimi anni. Per ora, resta il gusto amaro di quello che avrebbe potuto essere.

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