Laboratorio a cielo aperto in Italia, la guida autonoma parte da qui: sarà il futuro

Laboratorio a cielo aperto in Italia: sarà centrale per lo sviluppo della guida autonoma. Ecco il futuro. 

Le automobili sono ormai dei veri e propri computer ultrasofisticati e dotati di tecnologie avanzatissime. L’asticella del progresso continua a spostarsi ad una velocità siderale, e tutte le aziende fanno a gara per scoprire chi riesce a spingersi più avanti. Tra le tante dotazioni spuntate negli ultimi anni, la guida autonoma sembra certamente essere una di quelle destinate ad avere sempre più spazio in futuro. L’ipotesi di auto ultra intelligenti capaci di guidarsi da sole e fornire assistenza completa o totale al guidatore è già realtà.

Il lavoro su questo fronte è ovviamente ancora molto da fare, per riuscire a raggiungere livelli sempre più avanzati. Nessuno, ovviamente, vuole essere tagliato fuori da una partita che sembra essere centrale per il futuro dei motori. Per questo tutti stanno sviluppando nuovi sistemi e speriemntando in questa direzione per non farsi trovare impreparati alla sfida. Anche l’Italia vuole avere un ruolo centrale nel futuro dell’automotive, e una città in particolare si è detta disponibile a portare alta la bandiera del nostro paese.

Torino laboratorio a cielo aperto per la guida autonoma?

Che Torino abbia da sempre un legame speciale con l’industria dei motori non è certo un mistero. Dopo essere stata per anni un pilastro dell’automotive europeo, grazie a marchi come FIAT e Lancia, il capoluogo piemontese vuole essere un centro fondamentale anche per quanto riguarda la guida autonoma e le sperimentazioni sul fronte delle nuove tecnologie.

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Torino laboratorio a cielo aperto per la guida autonoma? – derapate.allaguida.it

Ecco perché ha presentato la sua candidatura ufficiale inviando un dossier all’Unione Europea per diventare un laboratorio per la sperimentazione della guida autonoma. Torino punta insomma a diventare un punto di riferimento su questo fronte, tanto da aspirare a diventare la prima città europea dove poter viaggiare sui robotaxi, idealmente già a partire dal 2027. Vuole diventare, insomma, un baluardo per l’automotive europeo che, come già avviene negli Stati Uniti con città come San Francisco, possa aprire le porte del continente all’utilizzo di questa tecnologia e fare da banco di prova per poi un domani rendere sicura, sostenibile e gestibile la guida autonoma su larga scala.

I primi passi, insomma, sono già stati fatti. Resta da capire quale sarà la risposta dell’Unione Europea. Ancora una volta, l’Italia potrebbe essere un motore fondamentale per lo sviluppo del vecchio continente nell’ambito dei motori.

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