L’aereo più grande del mondo è Made in Italy: arriva entro fine anno, che splendore

L’Italia dà vita a un aereo di rara bellezza e grandezza ed entro la fine dell’anno si dà il via alla rivoluzione.

Negli ultimi anni si sta cercando di puntare sempre di più sul settore della mobilità e non ci si deve fermare solo su quella stradale. Gli aerei sono diventati ormai molto comuni, tanto è vero che sono moltissimi gli italiani che hanno deciso di utilizzare sempre di più questo mezzo di trasporto.

Molto dipende sicuramente anche dal fatto che sono nate un gran numero di compagnie low cost, con Ryanair che è quella più nota di tutte. L’idea però è quella di ampliare sempre di più gli orizzonti, tanto è vero che si ha modo di dare alla luce dei progetti altamente prestazionali e davvero molto interessanti.

Lo si vede perfettamente con il caso eclatante della Radia, una startup statunitense che però sta operando in Italia per dare vita a quello che è uno dei progetti più ambiziosi. Nasce così lo storico aereo più grande del mondo, con questi che opererà nel Belpaese e si tratta di un motivo di vanto.

Radia produce WindRunner: pronto per fine anno tra Puglia e Campania

L’Italia è ormai prossima ad ospitare l’aereo più grande del mondo, con il CEO Giuseppe Giordo che ha spiegato come entro la fine dell’anno sarà il tempo di dare il via alle operazioni per la produzione di questi impressionanti aerei. Il tutto avverrà tra Puglia e Campania e l’intento è quello di arrivare alle prime consegne entro il 2030.

WideRunner aereo Italia
Radia produce WindRunner: pronto per fine anno tra Puglia e Campania (Radia Press Media – derapate.allaguida.it)

A portare avanti il piano di questo imponente aereo ci ha pensato Mark Lundstrom, professore del Mit di Boston, e che ha dimostrato di poter dare vita a una ricerca che è stata selezionata dal World Economic Forum di Davos come Wef Unicorn. Questo significa che si tratta di una ricerca ad alto potenziale di crescita.

L’Italia, secondo gli studi portati avanti da Radia, era la nazione ideale per poter dare il via agli esperimenti e alla fase di produzione. Lo studio si basa sul fatto che, secondo Lundstrom, il fatto di avere delle turbine eoliche on-shore da 104 metri, si ha modo di catturare più vento rispetto a quelle basilari, da circa 74 metri. Ogni anno avverrà la produzione di cinque aerei, per arrivare poi a 120 WindRunner. Un aereo da ben 108 metri con apertura alare di 80 e autonomia da 2000 km, un gioiello che rivoluziona la mobilità aerea.

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