Da Sant’Agata Bolognese arriva una notizia che farà discutere: Lamborghini non ha intenzione di abbandonare il motore a scoppio
Chi ha seguito gli ultimi aggiornamenti sa che la prima elettrica Lamborghini è stata rimandata e che la casa del toro non ha nessuna intenzione di mollare il termico; il motivo è semplice: gli appassionati non sono pronti a rinunciare a quel suono, a quella sensazione che solo un motore a scoppio sa regalare.
Il nuovo V8 biturbo del Temerario può girare tranquillamente con una rivoluzione: un nuovo carburante senza perdere prestazioni; il CTO di Lamborghini, Rouven Mohr, non ha dubbi: il carburante sintetico potrebbe essere la salvezza del motore termico.
Lamborghini, un nuovo carburante spinge il termico nel futuro
Guardiamo la situazione con gli occhi di chi ama guidare; le auto elettriche sono il futuro, lo sappiamo tutti, ma c’è ancora qualcosa che manca, qualcosa che va oltre la potenza e l’accelerazione. L’emozione, quella vera, per ora resta appannaggio del termico; Mohr lo dice chiaro: le elettriche non riescono ancora a trasmettere la stessa adrenalina di un motore che ruggisce.

Dal 2035 in poi, in Europa, scatterà il divieto di vendere auto nuove che emettono CO2, ma la legge non mette al bando i motori termici in sé, purché funzionino con carburanti carbon neutral; Lamborghini ha visto la porta aperta e ci sta puntando tutto. Il carburante sintetico, però, non è ancora una soluzione per tutti; costa parecchio, la produzione è limitata, ma chi compra una Lamborghini difficilmente si farà fermare dal prezzo.
Il gruppo Volkswagen sta già lavorando su progetti simili, come Porsche che produce e-fuel in Cile usando il vento per ottenere idrogeno e poi trasformarlo in carburante sintetico; il risultato è un prodotto che alimenta il motore a scoppio senza emettere CO2, o quasi. Per Lamborghini, questa è una possibilità concreta per mantenere vivo il fascino delle sue auto anche quando le regole diventeranno più severe.
Non sono solo Lamborghini e Porsche a puntare sui carburanti sintetici; anche Bentley, Bugatti e Ferrari stanno esplorando questa strada. Nel settore più popolare, Toyota, Mazda e Subaru stanno lavorando insieme per capire se i motori termici possano sopravvivere senza benzina; Toyota, addirittura, sta sperimentando motori a idrogeno.
La strada per rendere l’e-fuel una soluzione per tutti è ancora lunga; serviranno anni e uno sforzo collettivo dell’industria. Intanto, la maggior parte dei costruttori punta sull’elettrico e non è chiaro quanti soldi restino per spingere i carburanti sintetici. Probabilmente, per ora, resteranno una scelta di nicchia, riservata a chi non vuole rinunciare al piacere di guidare un’auto con il motore a scoppio.
Lamborghini non si arrende; la casa di Sant’Agata vuole dimostrare che il futuro non è necessariamente tutto elettrico; con il carburante sintetico, il motore termico può continuare a vivere, regalando emozioni uniche e suoni indimenticabili.