L’ultimo annuncio spezza le speranze degli appassionati italiani, che ora devono salutare un pezzo di storia di Formula 1. Di certo non si può essere soddisfatti per la scelta
Le dinamiche del Circus stanno portando ad un terribile addio, che purtroppo sarà inevitabile, soprattutto dopo gli indirizzi presi dalla FIA. Stefano Domenicali non ha potuto far altro che confermare quella che era una decisone annunciata. Resta una sola gioia per il 2026, da vivere al meglio.
Purtroppo non c’è niente da fare: il mondo dello sport sta andando sempre più verso una dimensione prettamente finanziaria. Se già in passato le televisioni e gli sponsor hanno indirizzato le scelte delle varie federazioni e competizioni, ora ancora di più la differenza la fanno i dollari. Dallo spostamento di alcuni tornei nelle realtà arabe, dallo spostamento di avvenimenti in date e orari strategicamente vantaggiosi, fino ad un totale aggiornamento delle mete da visitare per attrarre nuove fasce di pubblico. La Formula 1 non fa eccezione, anzi traina il treno dei cambiamenti, in uno degli sport da sempre più ricchi.
Stefano Domenicali, volto italiano a capo di Liberty Media, si è ritrovato a dover spiegare l’addio dal Circus ad un circuito storico e amato come Imola. Al Santerno si era tornati durante il Covid, quando le trasferte asiatiche erano off-limits e bisognava restare nel contesto europeo. Fino al 2025 i tifosi italiani hanno potuto godere del doppio appuntamento, ma purtroppo dalla prossima stagione dovranno dirgli addio.
Arriva la conferma dell’addio di Imola dalla F1: l’annuncio di Stefano Domenicali
Domenicali, amministratore delegato della F1, è intervenuto nel podcast ‘Passa dal Bsmt’ condotto da Gianluca Gazzoli. A tal proposito ha spiegato: “Imola è tornata in Formula 1 perché durante il periodo del Covid ha dato la propria disponibilità a far parte del calendario, mentre altri Paesi non erano in grado”.

Poi volgendo lo sguardo al futuro ha aggiunto: “Non voglio dare per scontato che Imola non potrà più tornare, è chiaro però che con questa globalizzazione della F1 avere due GP nello stesso Paese deve essere giustificato da un motivo particolare“. Insomma dal prossimo anno si avrà solo l’appuntamento di Monza, uno di quelli che non può davvero mancare all’interno del calendario.
Purtroppo, come sottolineato da Domenicali, la storicità di alcuni circuiti deve lasciar spazio alle nuove strutture, che piacciono tanto ai nuovi tifosi, che non conoscono le differenze legate al passato. Segno dei tempi che cambiano e della logica del soldo imperante.