gL’Aston Martin ha puntato sulla consulenza di Fernando Alonso per dar vita al suo nuovo gioiello: bellissima e con un look molto aggressivo.
Il pilota spagnolo Fernando Alonso, due volte campione del mondo – tra il 2005 ed il 2006 – adesso è anche un designer: si è infatti divertito a collaborare con i progettisti inglesi di Aston Martin per dare vita ad una supercar destinata a fare storia. Prestazioni da urlo e una potenza paragonabile solo alle vetture da competizione per la nuova perla dell’Aston che si può considerare un vero e proprio “mostro” in strada e in pista.
Fernando Alonso sta vivendo una seconda giovinezza con l’Aston Martin. Dopo essere tornato in Formula 1 con l’Alpine qualche anno fa, lo spagnolo due volte campione del mondo ha deciso di accettare la corte ambiziosa di Lawrence Stroll e questo lo ha portato di nuovo tra i protagonisti del Circus nelle ultime due stagioni. In questa, ancora non sono arrivati podi, ma comunque ci sono stati piazzamenti abbastanza costanti tra i primi 10 si. Il tempo che passa si fa sentire anche sulle sue spalle, ma questo non gli ha impedito di rinnovare per un altro paio d’anni con il marchio britannico.
Alonso e Aston Martin non sono solo impegnati nel campionato di F1 ma hanno deciso di collaborare anche per la realizzazione di una supercar davvero da sogno. Stiamo parlando della Valiant, una serie limitato di soli 38 esemplari, che verrà inaugurata durante il Goodwood Festival of Speed. Come detto la progettazione di questo modello ha visto impegnato in prima persona il campione di Oviedo, che ha concesso i suoi feedback al reparto di personalizzazione Q by Aston Martin, per una messa a punto davvero speciale.
La Aston Martin Valiant nasce dalla base della Valour, la coupé con cambio manuale di cui Aston Martin ha prodotto 110 esemplari. La nuova variante è ancora più esclusiva e ne saranno messe in commercio appena 38, di cui al momento non si conosce il prezzo effettivo. Le prestazioni annunciate sono da urlo, visto che parliamo di un motore V12 biturbo di 5.2 litri, in grado di generare una potenza di ben 754 cavalli, con cambio manuale in versione strada e pista.
Gli ammortizzatori regolabili Multimatic ASV derivati dal reparto corse garantiscono un assetto rigido e preciso. Anche il telaio in carbonio ha pescato a piene mani dall’esperienza in pista, avendo delle appendici che migliorano il carico aerodinamico. Per quanto riguarda il design l’ispirazione ha radici nella tradizione della Aston Martin visto che si rifà alla RHMA/1 “Muncher” che prese parte nel 1980 alla 24 Ore di Le Mans.
La mano di Alonso si è vista anche sulla richiesta di alleggerimento di tutti i componenti, che ha portato ad una significativa riduzione del peso. I cerchi di magnesio da 21″, con coperture aerodinamiche di carbonio garantiscono un taglio di 14 kg, così come la batteria agli ioni di litio di derivazione sportiva ne toglie altri 11,5. Insomma, considerando anche lo scarico di titanio, il sottotelaio posteriore stampato in 3D e l’impianto frenante, abbiamo un bolide scattante e maneggevole.
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