L’Italia dell’auto fa boom: ne vogliono 500mila, è un’enormità

Boom assoluto di richieste per questo prototipo di autovettura, una vera e propria novità per il mercato delle 4 ruote nostrano.

L’Italia è uno dei paesi che ha maggiormente risentito della crisi del mercato automotive nel 2024. Un numero in netto calo di auto vendute negli scorsi dodici mesi, dovuto a fattori ormai piuttosto noti: il caro prezzi in questo ambito e soprattutto uno scetticismo ancora imperante per quanto riguarda le vetture elettriche.

Le direttive dell’Unione Europea non convincono ancora appieno, soprattutto tra i nostri confini. Ultimamente non è così inusuale vedere in circolazione sulle nostre strade alcune auto di matrice BEV, come per esempio quelle di marca Tesla, ma al momento sono ancora troppo poche per rendere giustificabile la tanto dichiarata transizone ecologica.

C’è però un progetto, lanciato da una delle maggiori case automobilistiche internazionali focalizzate sull’elettrico, che punta a coinvolgere anche gli italiani. Si tratta di Byd, colosso cinese che come detto è una delle maggiori forze sul mercato per auto sostenibili e di nuova generazione.

Byd sbarca in Italia e va a caccia di partnership per battere Tesla

L’obiettivo di Byd è ormai noto: sorpassare la Tesla di Elon Musk per quanto riguarda la vendita di auto elettriche in tutto il mondo. Per questo ha chiesto aiuto all’ingegneria italiana, in particolare tramite Alfredo Altavilla, ex dirigente FCA e oggi special advisor per l’Europa di Byd.

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Byd sbarca in Italia e va a caccia di partnership per battere Tesla (ansa foto) – Derapate.allaguida.it

L’intenzione dei cinesi è quella di trovare partnership per la componentistica e la meccanica in Italia, utili per arricchire gli stabilimenti Byd in Ungheria e Turchia e aggirare i dazi previsti dall’Unione Europea. In previsione ci sono degli incontri organizzati tra i manager del gruppo cinese e le aziende del territorio, a Torino verso metà febbraio.

Una collaborazione che farebbe comodo anche alle aziende italiane ed in particolare del torinese, vista la già citata crisi dell’automotive e le tante persone finite in cassa integrazione proprio per lo stesso motivo. Una boccata d’ossigeno in arrivo dalla Cina, che cancellerebbe di fatto alcune pessime notizie recenti, come l’annullamento della produzione di Fiat 500e a Mirafiori.

visto che la Byd potrebbe aprire un terzo stabilimento europeo (magari proprio in Italia) per raggiungere l’obiettivo di 500 mila unità prodotte nel vecchio continente. La caccia a Tesla continua, ma prima i veicoli elettrici di fattura cinese devono convincere gli automobilisti ancora legati ai motori endotermici.

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