La figura di Luca Cordero di Montezemolo è stata una delle più determinanti nella storia italiana, ma ecco per chi batte il suo cuore.
Esiste una Ferrari con e una Ferrari senza Luca Cordero di Montezemolo. Un manager illuminato e che dimostrò, in particolar modo negli anni ’70, di saper ridare lustro e gloria a un Cavallino che rimaneva a bocca asciutta di titoli dal 1964 con John Surtees e per poter rinverdire la gloria ferrarista serviva un Team straordinario.
Montezemolo ne fu a capo, lavorando direttamente a stretto contatto con figure come Mauro Forghieri, oltre che il Drake, e in pista ebbe modo di stabilire un rapporto unico con una leggenda: Niki Lauda. L’austriaco era colui che poteva dare forma a un progetto leggendario, con la sua Rossa che vinse il titolo mondiale nel 1975 e nel 1977.
La figura di Montezemolo è legata moltissimo alla figura di Lauda, tanto è vero che quando se ne andò, si sentì tradito quasi come se lo avesse fatto un caro amico d’infanzia. Luca Cordero tornò poi negli anni ’90, ancora per rialzare un marchio in crisi, ma non tutti sanno qual è il grande amore del manager.
Alcune Ferrari sono in grado di entrare maggiormente nella storia rispetto ad altre e una di quelle che ha saputo conquistare l’immaginario collettivo è senza ombra di dubbio la 599 GTB Fiorano. Siamo di fronte a una supercar dalla potenza sensazionale, con le dimensioni che evidenziano un modello da 467 cm di lunghezza, una larghezza da 196 cm e un’altezza da 134 cm.
Il vero punto di forza di questo bolide su quattro ruote non può essere altro se non il suo motore straordinario, con questi che è un V12 da 5999 di cilindrata, il che fa sì che possa toccare un’erogazione massima di 620 cavalli. Le prestazioni sono eccezionali, tanto è vero che ha modo di toccare un massimo di ben 330 km/h, con il passaggio da 0 a 100 km/h che avviene in soli 3,7 secondi, mentre per giungere da fermi a 200 km/h bastano 11 secondi.
Un’auto leggendaria, con Luca Cordero di Montezemolo che vanta uno di questi rarissimi modelli nel proprio garage e si tratta di uno dei gioielli migliori della sua collezione. Non manca di certo il Cavallino Rampante tra le sue vetture private, ma forse è proprio questa la vettura che più di tutte ha saputo fargli battere il cuore dall’emozione e dalla gioia, sempre nello spirito della Ferrari.
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