Una terribile notizia ha sconvolto il mondo della Formula 1 e tutti i suoi appassionati. Viene a mancare un grandissimo personaggio, uno in grado di attrarre pubblico con il suo atteggiamento carismatico
Arrivare ad essere un’icona anche senza vincere titoli di primo piano, testimonia di che pasta si è fatti e quanto il pubblico abbia restituito in cambio. Anche le generazioni più recenti, che magari non lo hanno visto in azione, sanno perfettamente di chi si sta parlando. Una perdita gravissima.
Il Circus è in lutto per la scomparsa di un grandissimo personaggio come Eddie Jordan, che ha lasciato questo mondo all’età di 76 anni, dopo una dura battaglia con un orrendo male. Il proprietario della Jordan, scuderia attiva in F1 negli anni ’90 e 2000, era un autentico precursore, oltre ad un talent scout di pregevolissima fattura. Basti pensare che sotto la sua gestione sono esplosi piloti come Michael Schumacher e Giancarlo Fisichella, senza parlare della gestione di Damon Hill e Frentzen, fino ad arrivare a Rubens Barrichello ed Eddie Irvine.
Anche un altro pilota molto amato in Ferrari, come Jean Alesi, aveva fatto la sua gavetta con la “giallona”, una squadra che nel corso degli anni era diventata anche competitiva per la zona podio.
Hill segnò la prima vittoria della Jordan nel Gran Premio del Belgio del 1998, quello in cui Schumacher tamponò Coulthard sotto il diluvio, salvo poi andarlo a cercare nei box per farsi giustizia sommaria (fermato a fatica da Jean Todt e dai meccanici).
La Formula 1 dice addio a Eddie Jordan: lo storico proprietario dell’omonima scuderia aveva 76 anni
Eddie Jordan aveva venduto la sua squadra nel 2005 e si era gettato nella carriera televisiva, come opinionista, a partire dal 2009. Con la BBC è rimasto per molti anni, diventando un volto noto anche per i telespettatori. dopo il 2012 aveva assunto lo stesso ruolo per Channel 4, oltre ad apparire come conduttore nel celebre programma televisivo britannico Top Gear. La sua presenza è stata costante anche nel podcast, Formula For Success, con l’ex collega pilota David Coulthard.

Jordan era anche un grande appassionato di musica rock e suonava da Dio la chitarra. Le più sentite condoglianze sono state rivolte dal CEO della F1 e da tutti i team alla sua famiglia. Purtroppo mancherà davvero tanto agli appassionati così come agli addetti ai lavori di questo magnifico ambiente.
Come raccontato da lui stesso, un cancro alla prostata e alla vescica lo aveva colpito qualche tempo fa e purtroppo non gli ha lasciato scampo a 76 anni.