Brutte notizie per Michael Schumacher, con il caro amico che non c’è più.
Ci sono dei piloti che nel corso degli anni hanno dimostrato di potersi legare in modo indissolubile con gli appassionati delle quattro ruote, con la F1 che ha avuto in Michael Schumacher uno dei rappresentati più grandiosi. Il tedesco infatti ha saputo imporsi nell’immaginario collettivo con ben sette titoli mondiali.
La Ferrari non vinceva da ben 21 anni il titolo iridato, da quando Jody Scheckter vinse il campionato nel 1979. Schumacher poi ha dato vita a un vero e proprio dominio assoluto, con ben cinque vittorie consecutive che sono il record assoluto nella storia della più grande competizione automobilistica.
Nessuno infatti ha mai vinto consecutivamente così tanti titoli e la storia del Kaiser è leggendaria. Per fare in modo che tutto diventi ancora più epico è importante però che ci sia anche chi riesce a raccontare le gesta del campionissimo e questo è ciò che è riuscito a fare Raffaele Dalla Vite. Un grandissimo rappresentante della categorie dei giornalisti e che negli anni ha avuto modo anche di creare un rapporto umano stretto con Michael Schumacher, ma purtroppo arriva la peggiore delle notizie.
Muore Raffaele Dalla Vite: la notizia è dolorosissima
Una delle persone che più di tutte ha saputo legarsi a Michael Schumacher durante i suoi anni in F1 è stato il giornalista Raffaele Dalla Vite, con questi che è stato colui con il quale ha iniziato a parlare italiano. Fu con lui infatti che iniziò a cercare di slegarsi un po’ con la nostra lingua, mentre con gli altri colleghi e in pubblico preferiva continuare con l’inglese.

Storico giornalista de “La Gazzetta dello Sport“, non fu solo un personaggio che ebbe modo di creare un bel rapporto con Schumi, ma negli anni è diventato noto anche il proprio rapporto con Irvine, Barrichello e Massa. In passato fu anche una comparsa in un film con Edvige Fenech, esperienza della quale si vantò non poco negli anni.
Anche a livello calcistico riuscì a diventare uno dei personaggi più noti non solo in Italia, ma anche in Sudamerica, visto come ne parlarono benissimo campioni del calibro di Maradona, Pelè e Zico. Un bruttissimo colpo per tutto il mondo del giornalismo sportivo e motoristico, un esempio da seguire sia per la qualità eccelsa dei suoi scritti che per l’umanità che ha sempre dimostrato negli anni. Buon viaggio Raffaele.