La decisione di Stellantis è una vera e propria mazzata per Maserati: cancellato un enorme investimento, ora lo storico marchio è nei guai.
Il 2024 è stato un anno molto complicato per la maggior parte delle case automobilistiche. I dati relativi alle vendite hanno fatto emergere un quadro davvero molto preoccupante, specialmente a causa del disinteresse nei confronti delle auto elettriche. Un settore, quello delle auto BEV, su cui hanno scelto di investire parecchio diversi brand: molti di questi sono oggi in chiara difficoltà.
Uno dei marchi più in crisi è Maserati, che ha visto precipitare le vendite lo scorso anno e che ora deve fare i conti con una notizia che rischia di essere un’altra pesante batosta per il Tridente. Il sito Autocar, assieme ad altri rilevanti portali stranieri, ha infatti riportato che Stellantis sarebbe ormai sul punto di cancellare un maxi investimento da 1,5 miliardi di euro che avrebbe dovuto riguardare proprio Maserati.
In realtà Doug Ostermann, direttore finanziario del gruppo, ha già praticamente confermato questa decisione in una recente conference call relativa ai risultati finanziari della holding multinazionale. Una scelta che rischia di compromettere seriamente il futuro di Maserati: auto come la MC20 completamente elettrica potrebbero sparire dal mercato.
Ultim’ora Maserati: situazione critica, futuro a rischio
Ostermann ha sottolineato che le dinamiche del mercato del lusso, in particolare in Cina, impongono al Tridente di rivedere le aspettative sul tempo necessario per far sì che quello stesso mercato passi all’elettrificazione. Andando ad analizzare nel dettaglio il target a cui si rivolge Maserati viene fuori che le auto sportive premium dello storico marchio vengono acquistare soprattutto da clienti che hanno tra i 50 e i 60 anni: si tratta proprio della fascia di età che mostra meno interesse per le auto sportive elettriche.
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Per questo Maserati ha in programma di cancellare alcuni progetti prima del lancio, sebbene né Ostermann né altri dirigenti della celebre azienda abbiano finora menzionato i modelli interessati. L’11 marzo si terrà un incontro tra il sindacato FIM (Federazione Italiana Metalmeccanici) e Stellantis: sarà l’occasione per parlare anche del futuro di Maserati, che dopo il flop del 2024 (solo 11.300 auto vendute, meno della metà delle 26.600 dell’anno precedente) ha chiaramente bisogno di nuove auto.
“Il marchio soffre di errori e negligenze in termini di marketing – fa sapere il segretario generale FIM Cisl, Ferdinando Uliano, che pure evidenzia la qualità e i modelli ad alte prestazioni di Maserati – Non possiamo più perdere tempo”.