L’annuncio fa gelare il sangue al paddock e ai tifosi della F1. Per Max Verstappen si avvicina l’ipotesi del ritiro.
Max Verstappen lo ha dichiarato più volte di non ambire ad una carriera in F1 lunga sullo stile dei vari Kimi Raikkonen o Fernando Alonso. Amante della vita in famiglia con la compagna Kelly Piquet e la figlioletta di lei Penelope, nonché appassionato di sim racing, il campione in carica ha sempre parlato del proprio futuro come lontano dalle piste, non fosse che per qualche capatina nell’endurance.
Che il momento dell’addio possa essere vicino lui non lo ha mai escluso. Con un contratto in essere con Red Bull fino al 2028, ha spesso paventato di essere pronto ad un’interruzione anzitempo qualora non fosse più competitivo o non avesse più quella fiammella che spinge tutti i piloti ad accettare i rischi di una carriera complessa e pericolosa.
Verstappen vuole lasciare la F1, colpa della polemica con la FIA
A mettere in bilico ancor di più il prosieguo del percorso nel Circus di Mad Max sarebbe stato il recente bisticcio con la FIA dopo che già, nel corso dell’estate, il presidente Mohammed Ben Sulayem aveva promesso più severità nel confronti delle critiche sollevate all’organo federale. Per chi non avesse seguito, il figlio d’arte aveva definito la sua RB20 “fottuta” durante la conferenza stampa del giovedì a Singapore.
Una parola eccessiva secondo il successore di Jean Todt il quale ha poi subito provveduto a punire il pilota con alcune giornate di servizi sociali. Va detto che tutto il paddock si è schierato con il leader della generale, ma è chiaro che la sua recidività abbia influenzato la decisione avendo in passato dato pure del “mongolo” al collega Lance Stroll. Che dunque tutto possa convincerlo ad andare via?
Il talent scout di Milton Keynes Helmut Marko non lo esclude. “Per lui è molto importante divertirsi e se dovesse smettere di farlo potrebbe davvero decidere di smettere. Mi auguro che la situazione attuale non lo porti ad un ritiro anticipato“, ha dichiarato preoccupato a Motorsport-Total. Per il manager austriaco l’atteggiamento dei vertici è stato esagerato.
“Non aveva offeso nessuno e in ogni caso non si riferiva ad una persona, ma ad un’auto che è un oggetto. Se la volontà è di andare verso un approccio più severo, allora è giusto che si cambi atteggiamento, ma personalmente lo reputo eccessivo“, ha infine chiosato.