La Mercedes sembrava pronta a cavalcare il nuovo trend dell’industria dell’Automotive 2.0. I vertici ora hanno cambiato idea.
Il mercato dell’elettrico è in crisi e non siamo più nella prima fase di sperimentazione della tecnologia quando questa aveva conquistato moltissimi consensi per il fattore novità. Il settore non è decollato come sperato e molti costruttori si stanno chiedendo se mai lo farà. Quasi tutti i top brand presentano delle novità elettriche nella proprie gamma, ma di fatto, non sono nemmeno prese in considerazione da una vecchia guardia di clienti appassionati.
L’idea che molti potenziali acquirenti, cresciuti con potenti rombi di vetture termiche attorno a loro, potessero sulla base di una imposizione investire cifre record per le auto alla spina si è rivelata decisamente troppo ottimistica. Con una scarsa rete di colonnine di ricarica diffuse in molti paesi, poi, dati sull’autonomia ancora deficitari e l’addio ai piccoli piaceri come rumore del motore e cambio manuale, solo una ristrettissima cerchia di progressisti green ha deciso subito di acquistare un’auto elettrica.
In Germania, con troppo anticipo, i produttori hanno deciso di cavalcare l’onda delle auto elettriche, facendo proclami che si sono però rivelati erronei. Tutti i più grandi marchi hanno deciso di variegare la propria offerta, concentrandosi sulle EV. Un programma ambizioso ma che non ha dato i risultati sperati. Chi pensa troppo al futuro rischia di prendere decisioni sbagliate sul presente e, per esempio, il passato avrebbe dovuto insegnare a Mercedes che i suoi clienti sono restii ai grossi cambiamenti. Ora l’approccio del brand di Stoccarda al settore è cambiato nuovamente.
I vertici del brand tedesco avevano dichiarato, tre anni fa, ad Automobilwoche che la Mercedes stava: “Passando da EV first a EV only”, con l’obiettivo quindi di fare un all-in sull’elettrico. Si attendevano risultati spettacolari, in termini di volumi di vendita, dopo la pandemia ma il Vecchio Continente è caduto in una crisi profondissima e i parchi auto dei paesi che ne fanno parte continuano ad essere sempre vetusti.
Oggi, Mercedes ha deciso di investire la maggior parte delle proprie risorse nello sviluppo di tecnologie di combustione high-tech, continuando quindi a spingere i motori termici tradizionali. A tal proposito, un esempio lampante, è rappresentato dallo sviluppo dei motori della Classe S. Sono stati pianificati investimenti pari a ben 14 miliardi e non tutti andranno nella direzione di sviluppare vetture ibride ed elettriche. I dirigenti hanno messo sul piatto più soldi di quanti, inizialmente, erano in programma per i motori termici. La Mercedes dovrà sempre rispettare le severe norme sulle emissioni di carbonio, ma si tratta di un clamoroso passo indietro rispetto ai proclami fatti in precedenza sulle EV.
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